Diritto d’autore, P2P, iPod e i nostri parlamentari
Anche il Corriere mi da’ spunti, come sapete.
Vi segnalo “Maroni: sul web scarico canzoni illegalmente“.
Subito alle battute da fare, poi passiamo al giuridico.
– Maroni parla di ostacoli sociali, necessita’ di un coinvolgimento di hacker (sic), collaborazione vs. repressione. Sono cose molto forti (una un po’ sbagliata), spero non strategia politica.
– Bobo Craxi, che ha suonato con Ron (ri-sic), parla di “furto” ed io, pur con profondo rispetto per suo padre scomparso, non posso non ricordare le battute di Grillo sui socialisti. Scaricare qualche rarita’, qualche live non e’ diverso, giuridicamente, dallo scaricare un intero CD. E’ come dire “non ho rubato un’intera torta qualsiasi, ma soltanto una fetta di Vigoni originale, non potevo andare a Pavia”.
– La Meloni non e’ una heavy downloader perche’ non ha tempo. Altrimenti?
– Gasparri, ex ministro nominalmente tecnologico, non sa usare l’iPod, ci pensa la moglie. Ogni grande uomo deve avere, al fianco, una grande donna.
– Marco Rizzo, pur comunista, non scarica ma e’ tollerante. Dice che soltanto ora ha uno stipendio sufficiente per acquistare musica. Evidentemente, come docente in Orientamento Scolastico Professionale e politico di professione (QUI la sua scheda), non ce la faceva. Beh… essere deputato, anche non euro, ha i suoi vantaggi, per tutti. E’ noto.
– Caruso sentenzia, incidentalmente, che dieci anni fa la Rete non esisteva (stra-sic). Comunque, lui scaricava gia’, era ed e’ ancora “piu’ comodo”. Figuriamoci, poi, se ha un iPod: troppo “borghese”. Forse ha letto questo articolo ed ha concluso che e’ piu’ snob un player qualsiasi.
Al di la’ delle battute, fare demagogia e’ sempre molto facile, troppo.
Maroni dice che l’ostacolo allo sharing e’ di natura esclusivamente sociale. Non e’ del tutto vero, almeno se rimaniamo a livello nazionale. Come detto in altra sede, una determinata disciplina ci e’ imposta da norme UE e trattati internazionali. Prima si devono modificare quelli.
Passi la confusione sul mondo hacker, ma i nostri politici, che fanno le leggi, conoscono la legge?