Sed Lex > P2P, certe eMulte sono in agguato

In buona sostanza, di fatto chi scarica deve mettere in conto di vedersi costretto a ricorrere anche a quella oblazione di cui dicevo sopra. A questo punto, però, va aggiunta una riflessione che penso di non aver mai espresso con la dovuta cura.

Come abbiamo visto, l’art. 174-bis lda prevede delle pene pecuniarie amministrative “ferme le sanzioni penali applicabili”, vale a dire oltre a quelle previste per il penale (cui si affiancano). Ma quali sono le sanzioni penali cui vanno aggiunte quelle amministrative? Semplicemente, come dice lo stesso articolo, quelle contemplate “delle disposizioni previste nella presente sezione”. E nella Sezione “Difese e sanzioni penali” è compreso anche l’art. 171 lda che, come sappiamo, colpisce l’uploader senza fini di lucro.

Il risultato, francamente aberrante ed iniquo, è che chi mette in condivisione senza scopo di lucro oltre a trovarsi di fronte al penale (pur lieve rispetto agli altri casi) potrebbe, per eccesso di zelo, essere punito, in via amministrativa, nella stessa misura (prevedibilmente elevata) di chi pone in essere condotte lucrative, imprenditoriali o commerciali.

Il condizionale è d’obbligo e tutto dipende dal significato che si attribuisce al secondo comma dell’art. 174-bis lda. Tale disposizione, infatti, fissa una determinata cifra “per ogni violazione e per ogni esemplare abusivamente duplicato o riprodotto”. Ma, al di là del generico riferimento alla violazione, non sembra che l’upload sia, tecnicamente, “duplicazione” o “riproduzione” e che, dunque, la regola sia riferibile a detta condotta.

avv. Daniele Minotti

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