La privacy dei politici

Rientro da una trasferta al Sud, molto a Sud, peraltro senza grandi soddisfazioni professionali, anzi… Ma, come si dice, "aspettiamo la motivazione". Poi, faremo appello (e, secondo me, ci starebbe anche un ricorso per cassazione).

Comunque, nell’attesa di aerei e udienze ho navigato molto col palmare e tra i siti che visito di piu’ ci sono quelli dei quotidiani. Ed ho appreso del provvedimento del Garante in tema "Vallettopoli".

QUI il comunicato stampa col link al provvedimento stesso.[[SPEZZA]]

Come sempre (v. Iene e parlamentari tossici), non si puo’ fare a meno di notare la stortura.

Premesso che, sicuramente, i politici devono renderci conto della loro salute mentale (e chi sniffa coca non ne dispone), mentre le loro abitudini sessuali non ci riguardano, e’ chiaro che la "privacy" non e’ per tutti. E’ tanto evidente che, francamente, mi interrogo sullì’utilita’ di questo post.

Due cose, pero’, mi sento di puntualizzare. Una di carattere generale, l’altra giuridica:

– che, come scrive giustamente Calamari, malgrado l’invasione nella sfera privata, e’ realmente difficile solidarizzare con i politici colpiti nella loro privacy. Cio’ non per eventuali abitudini sessuali che possiamo non condividere (chissene…), quanto per il completo disinteresse che essi dimostrano quando le stesse incursioni sono fatte a danno di altri;

– l’altra e’ che il provvedimento stesso fa espresso riferimento alla violazione dell’art. 170 TU Privacy (Inosservanza di provvedimenti del Garante). Che è un’ipotesi di reato, neppure tanto lieve: reclusione da tre mesi a due anni.

Sono un po’ perplesso, ma prima di dire sciocchezze vorrei studiarmi meglio la cosa.

(continua…)

  1. Alessandro Monteleone:

    Le violazioni commesse nell’ ambito dello scoop giornalistico riguardo Sircana sono tante e tali da rendere il provvvedimento del Garante secondario.
    Continenza, pertinenza etc…Non mi pare si sia parlato mai di questo…Quanto al provvedimento del Garante: potrebbero sorgere dubbi legittimi quanto alla sua celerità non quanto al suo contenuto…Non dimentichiamoci che, all’ interno del codice, un concetto “giuridico” permea lo stesso: il principio di DIGNITA’ !