Sui 4.000 utenti P2P da identificare

Avevo letto la notizia ieri, mentre ero in udienza. Francamente, e’ difficile dire qualcosa specie se non si conosce il provvedimento.

Oggi mi scrive Quinta perche’ si attendeva un mio commento. Che faccio? Posso mica dirgli di no, eh…

Procurarsi l’IP di un utente eMule non e poi cosi’ difficile (anche se non e’ detto che quello che si vede sia quello "vero"… conosciamo tutti i sistemi per spoofare e altro).

Il fatto e’ che l’IP e’ un dato personale (so che alcuni la pensano diversamente, ma io penso di essere nel giusto, vista la definizione di dato personale contenuta nel TU Privacy), dunque non si possono fare tutti i trattamenti voluti, senza il consenso dell’interessato.

Pero’… io ricordo questa norma (art. 24, lett. f), TU Privacy che esclude il consenso

f ) con esclusione della diffusione, è necessario ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 397, o, comunque, per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento, nel rispetto della vigente normativa in materia di segreto aziendale e industriale.

Insomma… la notizia potrebbe anche essere fondata, ma non mi convince l’obbligo impartito al gestore telefonico di fornire le utenze associate agli IP ad un soggetto privato.