Uno, nessuno e centomila
Oggi Altalex pubblica la pronuncia della Cassazione sul caso di parlamentari tossici.
Ricordo che, in primo grado, i due imputati avevano patteggiato una pena relativamente al reato di cui all’art. 167 TU Privacy, ma avevano, comunque, fatto ricorso. Confidando in una corretta lettura della legge. Ne è sortita una decisione soprendente.
A parte le questioni relative al prelievo (“fraudolento” e “ingannevole”), la Suprema Corte, come riferito nella nota, fa un ragionamento importante. I singoli parlamentari tossici non sono stati identificati (e, comunque, le Iene non ne hanno mai diffuso i nomi), però il danno (l’attribuzione della qualità di “tossico”) riguarda tutti i parlamentari indistintamente e il Parlamento stesso.
“Tutti i Parlamentari potevano essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei Deputati, nonché la istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed onorabilità“.
Uno o centomila, ma, appunto, anche nessuno.
Luca:
Settembre 4th, 2008 at 19:05
secondo me non c’è nessun nocumento in quanto eventualmente sarebbe stata una giustificazione a tante loro azioni
mfp:
Settembre 5th, 2008 at 17:41
Mi e’ piaciuta l’espressione di Gianni (parlava del Garante Privacy)… “impatto zero”…
Evidentemente Daniele… Andrea Monti non aveva tutti i torti quando diceva “non c’e’ più nulla da fare…” e io ho poi puntualizzato “…in punta di diritto”.
Si, vero, A.M. parlava di tutt’altro caso… ma come vediamo da questo caso, anche quando di natura penale, in punta di diritto non arriva a nulla. Forse qualche dettaglio tecnico per voi giuristi… ma null’altro… per lo meno niente di utile per la societa’. Dal punto di vista penalistico ha più rilevanza un (parlamentare) drogato o un giornalista aggressivo?