Ladies and Gentlemen: the Google-HTC G1 – UPDATED
Sto guardando la conferenza di presentazione del Google G1, il cd. “Dream” con Android, anche cd. “Googlephone”.
Non ho molti post “geek” in questo blog, ma la sfida con iPhone (che, secondo me, non c’è più di tanto) rende la cosa appassionante.
Più tardi, quando riuscirò a vedere tutte le caratteristiche, qualche UPDATE.
Aggiornamento del 25 settembre 2008: avevo promesso un aggiornamento-approfondimento. Per una volta, mi sono divertito a fare una sorta di prova-confronto su questioni tecniche (ed è stato molto divertente). E’ un po’ lunghetta, dunque ho spezzato la visualizzazione del post.
Intanto, cominciamo col dire una cosa: il G1 non è bello come l’iPHone.
Il terminale di Cupertino – va detto – è l’oggetto telefonante più bello sul mercato (i B&O, specie il Serene, meritano un discorso a parte).
Dunque, se vi piacciono le cose belle di un bello anche popolare, prendetevi un iPhone, un domani potrebbe anche diventare un oggetto radical-chic (attualmente, è troppo alla portata di tutti) specie se il G1 diverrà alla moda. Optate per un iPhone 2G se siete snob dentro.
Almeno per questi motivi (estetici) il G1 non è un concorrente dell’iPhone. Lo è, semmai, l’HTC Touch HD.
Il G1 punta sulla completa adattablità (all’opposto dell’iPhone strozzato da una politica di applicazioni iper-controllate), dunque è l’oggetto per il vero geek. Non a caso, se cercate le caratteristiche tecniche dell’iPhone vi perderete nel sito Apple, mentre quelle del G1 sono visibilissime nel sito HTC.
Estetica vs. sostanza.
Detto ciò, uno sguardo al G1, all’esterno. Si presenta come un classico teminale HTC in formato bar. Schermo touch (multi?) da 3,2″ (l’iPhone l’ha da 3,5″), pochi (5 di cui una trackball) tasti hardware, in basso. Pochi che, però, sembrano troppi, specie se visti nel confronto con l’iPhone che ruota intorno ad un solo – e minimalista – tasto Home. A suo modo più coerente rispetto alla filosofia “touch”. No, quella sezione bassa, sotto lo schermo, è parecchio bruttina. Il Touch HD rende sicuramente di più. E’ un vero peccato che non ne abbiano ricalcato il design.
Come i classici terminali HTC business (TYTN, TYTN II, Diamond Pro), anche il G1 ha una tastiera QWERTY slide, disposta su cinque righe (come nel più recente Touch Pro). Ad occhio, i tasti non sembrano il massimo dell’ergonomia. Considerate la dimensioni del terminale ed il fatto che sono leggermente distanziati, devono essere piuttosto piccoli.
La presenza di una tastiera slide è, a mio parere, un po’ una contraddizione. Malgrado il fattore di forma e le dichiarazioni dei dirigenti, il G1 non sembra orientarsi al business. E, allora, una tastiera touch (sebbene infinitamente meno usabile) avrebbe consentito una riduzione di peso e ingombri. Aspetto non secondario se consideriamo che non sono certo trascurabili, almeno per la Razor generation che potrebbe non capire “mattoncini” del genere.
Il G1 non fa filmati (al pari dell’iPhone), ma manda MMS. Ha una fotocamera da 3 mega circa, senza flash o lampada, non autofocus. 3 mega possono bastare. Ma è anche una questione di qualità. Le fotocamere degli HTC non si sono mai distinte. Anche l’iPhone (che si ferma a 2 megapixel), a quanto dicono, non eccelle, anzi…
Il G1 ha una batteria che potrete tranquillamente sostituirvi come su qualsiasi altro terminale. Se avete l’iPhone dovete mandarlo in assistenza, perdendolo di vista per qualche giorno. Inaccettabile.
Sono pronto a scommettere che il G1 – così, come l’iPhone 3G – si distinguerà per un’autonomia insufficiente. Non è facile gestire un UMTS (per tacere di quanto attiverete GPS e wifi) e uno schermo di quelle dimensioni (anche se si è rinunciato al VGA) con una piletta da 1.150 mAh.
In nessuno dei due trovere una camera frontale. Va bene che le videochiamate sono, oramai, decisamente fuori moda (forse non lo sono mai state), però…
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