Incomprensibile o invisibile

Due persone, incontrate a distanza di una settimana l’una dall’altra.

Caso Uno

“Ho letto il tuo commento a quella sentenza, che, peraltro, rileva in quel processo qui da me. Non si capisce proprio niente, sai”?

Caso Due

“Ti volevo chiamare, l’altro giorno. Sulla rivista Zeta ho letto una sentenza che ci frega un po’ su quel processo che abbiamo insieme”.

“Ah… e non hai letto il mio commento? Perché non è così come sembra”.

“No, non l’ho visto”

“Ecco, allora leggilo perché bla, bla, bla”.

“Ma ho letto la massima e ci frega”.

“Anche la massima l’ho scritta io…”.

Succede che, pur in una materia un po’ ostica, non quotidiana e a fronte di regole e giurisprudenza che io per primo ho fatto fatica ad interpretare, venga fuori qualcosa che – come dire – non rende.

  1. bretella:

    chiarezza plz, se no non ti seguo 😉

  2. luciano bubbola:

    Caro Daniele,
    a volte sei criptico… altre stocastico…
    Ti preferisco ‘sto-castico’ (alla romana)!
    Con simpatia
    Luciano Bubbola

  3. Daniele:

    Soltanto considerazioni ad alta voce.

  4. luciano bubbola:

    Il Terzo Anello…?
    Radio 3…?
    I suppose 🙂
    Luciano