Tappo di sughero o a corona?
L’architettura mi piace molto, così sono finito a leggere una notiziola su Repubblica.
Nella gallery riguardante il premio per il più bel grattacielo (prima immagine QUI) leggo testualmente:
“Il World Financial Center di Shangai, il secondo edificio più alto del mondo, è stato nominato miglior grattacielo portato a termine quest’anno. “La semplicità della sua forma e la sua mole drammatizzano l’idea di grattacielo”, spiega Carol Willis, del Council on tall buildings and urban habitat, il gruppo di architetti ed ingegneri che ha assegnato il riconoscimento. La torre di Shangai è stata progettata dallo studio di architettura Kohn Pederson Fox Associates, con sede centrale a New York e viene chiamata spesso “il cavatappi” per via del suo disegno “attorcigliato”.“.
Guardatevi l’immagine. Ma son scemo io o cosa?
Anonimo:
Novembre 21st, 2008 at 15:07
questo è fuori di testa aahahahah
Daniele:
Novembre 21st, 2008 at 15:08
Chi e’ fuori di testa?
Gianni:
Novembre 21st, 2008 at 16:54
Sembra una busta per la spesa 😀
Alberto:
Novembre 21st, 2008 at 17:02
Per forza a corona. Chi ha scritto l’articolo è un bello sveglione.
OT
Sul mio blog ho posto una domanda che forse ti può interessare.
Daniele:
Novembre 21st, 2008 at 17:07
Oppure frequenta il circuito di Laguna Seca 😉
Fripp:
Novembre 21st, 2008 at 17:26
Probabilmente è stato tradotto male il termine: dovrebbe essere “apribottiglie” e non “cavatappi”
Daniele:
Novembre 21st, 2008 at 17:28
Eh… ma e’ il disegno attorcigliato (tipico dei cavaturaccioli) che non c’e’…
Pinco:
Novembre 21st, 2008 at 19:49
Vuoi vedere che… 😉
http://www.nuovosistemafieramilano.it/templates/zoom.asp?idUser=0&idChannel=0&idNews=782&bAutori=false&bFonti=false&bDida=true&szDida=Cordata+Citylife+-+il+vincitore+&idImg=655&bisZoom=true
Sandra:
Novembre 21st, 2008 at 21:51
L’oggetto a cui il grattacielo dovrebbe rassomigliare secondo me si chiama “levacapsule”.
giulia:
Novembre 22nd, 2008 at 00:04
massì, dai, è carino. Intanto mi aspetto che dal cielo arrivi un gancio che se lo porti via…Un silversurf ci potrebbe scivolare allegramente…Lo sguardo attende un suo complemento, come nei “lego”, vi legge un simbolo femmineo, quasi.
E poi bisogna leggere il contesto.
Che poi mi si dica che lì dentro dovrei andarci a vivere, beh, per me che ho paura degli ascensori e degli spazi chiusi…ci sarebbe da ridere. Quando l’architettura non ascolta l’umano, potrebbe essere il titolo.