Opt-out anche per il mailing?
Il 5 maggio scrivevo un post sull’opt-out del telemarketing, prendendomela un po’ con uno spot molto ambiguo e fuorviante.
Lo stesso giorno, Il Governo approvava uno schema di decreto legge sullo sviluppo che tra regole di ogni genere, nasconde non pochi “ritocchi” in tema di dati personali.
Ci sono cose che altri conoscono ben più di me, dunque linko volentieri.
Qualcosa, invece, posso dire sul direct marketing perché il predetto schema, all’art. 6, comma 2, n. 6), così recita
all’articolo 130, comma 3-bis, dopo le parole: “mediante l’impiego del telefono” sono inserite le seguenti: “e della posta cartacea” e dopo le parole: “l’iscrizione della numerazione della quale è intestatario” sono inserite le seguenti: “e degli altri dati personali di cui all’articolo 129, comma 1,
Ma cosa significa? Sappiamo che se il nostro numero è riportato sugli elenchi telefonici, chiunque ci può chiamare per scopi commerciali o ricerche di mercato anche senza il nostro consenso. Il rimedio a questa eccezione è sganciare (opt-out) il nostro numero inserendolo nel Registro Pubblico delle Opposizioni.
Quando entrerà in vigore il decreto varato il 5 maggio accadrà che ci trovermo ricoperti di cartaccia pubblicitaria e l’unico modo per contribuire alla preservazione delle foreste sarà inserire nello stesso Registro anche l’indirizzo postale riportato negli elenchi. E, anzi, a ben vedere se negli elenchi sarà riportato anche un indirizzo di posta elettronica (perché il testo dello schema non specifica quali dati), lo stesso potrà essere utilizzato per i fini suddetti, sino all’opt-out, di fatto con la legalizzazione di una buona parte dei fatti di spamming.
Il mailing è, evidentemente, un business forte abbastanza da attivare certi colpi di mano per di più con il subdolo strumento delle decretazione d’urgenza.
Opt-out anche per il mailing? | Notizie giuridiche dalla Rete:
Maggio 18th, 2011 at 19:36
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