Stop all’anarchia del Web
Anche pregiudizio, forse. Non sono stato l’unico a notarlo, mi fa piacere. Un significativo passaggio della sentenza, dai chiari toni paternalistici: “Le conseguenze sanzionatorie dei reati – si tratta di più azioni, unite dall’identità di disegno criminoso – possono essere contenute, in ragione della giovane età dell’imputata e di una sua possibile sottovalutazione delle condotte illecite, frutto di una diseducazione di cui essa stessa è vittima, in un contesto sociale di falsamente proclamata liceità di qualsiasi lesione dell’altrui personalità morale, tanto più se veicolata dai mezzi di comunicazione”.
Povera piccola, credeva all’anarchia del Web.
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.mau.:
Maggio 9th, 2013 at 17:35
ma queste sentenze nascono perché qualche giudice vuol far vedere quante cose di Internet sa, perché qualche avvocato ha scritto chissà che cosa, o per altre ragioni ancora?
Daniele Minotti:
Maggio 9th, 2013 at 18:11
@.mau. Un po’ tutte, secondo me… Ma il messaggio che si e’ voluto mandare secondo me e’ il mio titolo
.mau.:
Maggio 10th, 2013 at 09:30
e allora dicono a un giudice qualunque di fare una sentenza così? È questo che non mi torna.
Valentino Spataro:
Maggio 10th, 2013 at 10:11
Ciao Daniele. Ho cercato il testo integrale della sentenza, gli estratti online li temo. Se qualcuno lo trova … fatecelo sapere 🙂
Daniele Minotti:
Maggio 10th, 2013 at 14:20
http://www.micozzi.it/?p=385
gaia:
Maggio 28th, 2013 at 19:32
e’ difficile trovare persone competenti su questo argomento, ma sembra che voi sappiate di cosa state parlando! Grazie