La privacy de noantri
Tutti contro Obama e Prism. Giusto, quanto meno per chiedere chiarimenti sulla riservatezza anche di noi italiani, visto che anche in Italia si usiamo servizi americani. Però…
Forse per mera coincidenza, proprio ieri il Garante ha pubblicato la sua relazione annuale, schierandosi a difesa della privacy contro… i soliti big dell’informatica, Google e Facebook in testa. O, almeno questa, è l’estrema sintesi che ne ha fatto la stampa inserendo questa notizia subito dopo il blocco riservato al “Datagate”.
In realtà, il presidente dell’Autorità, il prof, Antonello Soro, di professione dermatologo, già il 6 giugno era intervenuto sul punto con parole molto caute. Poi silenzio, almeno sul sito ufficiale.
Il manto, però, è calato ancora di più su cose di casa nostra.
La stampa ne ha parlato, verso la fine di marzo, in modo molto sterile, il più delle volte sottolineando positivamente l’impegno del Governo (allora quello presieduto da Mario Monti) nel perseguire obiettivi di sicurezza informatica. Poi, il discorso è caduto nel dimenticatoio.
Eppure i passaggi critici non sono pochi perché il rischio è che si aggiri la magistratura per controllarci tutti in barba a garanzie e diritti.
Ad occhio, direi che, oggi, ne ha parlato soltanto Fulvio, peraltro, citato insieme a me sul Secolo XIX cartaceo di ieri in un’intera pagina dedicata a tutti ‘sti spioni.
L’argomento merita una nuova riflessione – ha ragione Fulvio – proprio alla luce dei fatti d’oltreoceano, perché gli spioni sono anche “de noantri”.
Raccolta di idee su PRISM | delirandom:
Giugno 17th, 2013 at 05:01
[…] Poi dico, "è un problema tutto loro", perché noi abbiamo i nostri, molto seri: via Minotti+Sarzana. […]