Salviamo il Tribunale di Chiavari – Updated

2) con la soppressione verrebbero sperperati 14.200.000,00 di euro pubblici  occorsi per la costruzione della struttura e per il suo cablaggio, non utilizzabili in diversa maniera se non attraverso ulteriori ingenti investimenti pubblici;

3) verrebbe anche sperperato il risparmio generato dalla disponibilità gratuita di 8.900,00 mq. di uffici e 70 posti auto di nuova realizzazione;

4) la collocazione accanto alla Casa Circondariale elimina i costi per la traduzione dei detenuti, mentre la traduzione presso il Tribunale di Genova comporterebbe comunque ingenti spese;

5) Chiavari è, secondo la più recente ispezione ministeriale (2013), un Tribunale ottimale per resa ed efficienza, senza nessun rilievo in applicazione della Legge Pinto (la legge che obbliga lo Stato a rispondere economicamente delle lungaggini processuali);

6) gravando ulteriormente il Tribunale di Genova (già oberato di carichi in quanto Città Metropolitana priva di un Tribunale di sostegno) si avrebbe un ulteriore decremento di efficienza. Si potrebbe, invece, in un futuro, ipotizzare l’ampliamento della competenza territoriale del Tribunale di Chiavari per sgravare Genova e/o La Spezia;

7) verrebbe cancellato un moderno modello di “cittadella giudiziaria” unico in Italia (Procura, Tribunale Civile, Tribunale Penale, Giudici di Pace, Ufficiali Giudiziari, archivi, siti in un unico immobile come visto contiguo alle carceri);

8) il territorio ligure è montano al 90% e privo di collegamenti ferroviari ed autostradali in tali zone, per cui la chiusura del Tribunale di Chiavari comporterebbe un diniego di giustizia per i residenti in tali luoghi;

9) verrebbe, infine, negata la peculiarità del territorio chiavarese, luogo elettivo di residenza di migliaia di anziani provenienti dal Nord/Ovest italiano che necessitano di amministrazioni di sostegno e di procedure di volontaria giurisdizione in numero e qualità tali da non poter essere forniti dal Tribunale di Genova se non attraverso un inaccettabile decadimento del servizio in termini di quantità, qualità e tempistica.

 

LA LINEA DURA DEL GOVERNO – Purtroppo, anche la linea di questo Governo sembra essere molto dura. Il Guardasigilli lascia spazio a pochissime aperture, sordo ad ogni voce, chiaramente mosso da inutile coerenza e orgoglio più che da argomentazioni razionali. Ancora oggi, nell’incontro con i rappresentati parlamentari, il Ministro Cancellieri si è dimostrato possibilista al solo mantenimento come sedi distaccate. Soluzione, però che non sembra piacere ai rappresentanti del gruppo “Sei da salvare” che unisce, in un franco sodalizio, le ragioni dei sei tribunali che le commissioni parlamentari avevano consigliato di non sopprimere: Bassano del Grappa, Lucera, Pinerolo, Rossano Calabro, Tolmezzo e, appunto, Chiavari. L’occupazione a Chiavari continua ad oltranza.

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  1. Federico:

    Non ho capito, è uno scherzo? L’accorpamento dei tribunali è l’unica cosa utile fatta negli ultimi anni per aumentare l’efficienza della giustizia.
    Questo blog non è piú quello a cui mi sono iscritto, corro a rimuoverlo dal mio aggregatore.

  2. Daniele Minotti:

    Ah, complimenti per il pluralismo, per la capacita’ di ascoltare le altre voci.
    Letto l’articolo con le 9 ragioni oppure si ragiona su pregiudizi?

  3. Federico:

    Certo che ho letto, e nessuno dei 9 punti parla di aumentare l’efficienza complessiva della giustizia.

    Sul pluralismo: seguivo un blog su “diritto delle nuove tecnologie e altro”, discussioni sulla riforma della giustizia ne subisco già abbastanza e non sono ciò che cerco qui.

  4. Daniele Minotti:

    Da sette anni, con quell’*altro*, mi riservo anche qualcosa che esula dal diritto delle nuove tecnologie. Credo di poterlo fare, visto che sono a casa mia.
    D’altro canto, il titolo e’ piu’ che esplicito, basta non continuare nella lettura.
    Quanto ai 9 punti, forse parliamo di cose diverse. Perche’ diversi parlano proprio dell’efficienza che, con l’accorpamento a Genova andrebbe proprio a farsi benedire.
    L’efficienza occorre anche saperla mantenere.