E sette
Conoscete una legge colpita per ben sette volte, in pochi anni, dalla scure della Consulta? Io sì. E’ il decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, addirittura censurato in un solo articolo, il 2.
Con il cavallo di Troia dello stalking, nel 2009 si introdusse un giro di vite eterogeneo – e un po’ confuso – sulle misure cautelari.
Fu fissata l’obbligatorietà delle custodia in carcere, in presenza di gravi indizi ed esigenze cautelari, per una serie di reati ritenuti di particolare gravità, vietando, così, la graduazione con altre misure.
Solita legislazione dell’emergenza, emotiva e non razionale, figlia di un legislatore che ha perso la testa e non sa pensare ad altro che alla repressione.
Giustamente colpita quelle sette volte. Ecco le sentenze: la 265/2010, la 164/2011, la 231/2011, la 331/2011, la 110/2012, la 57/2013, la 213/2013 proprio dell’altro giorno.
Si attende l’attacco all’ultimo tabù.
E otto » :.:.: (il blog di) Daniele Minotti:
Luglio 23rd, 2013 at 19:23
[…] riferimento al post precedente, informo che oggi è intervenuto l’ottavo colpo di scure della Consulta ad una legge […]