Attenti al like
Si può finire nei guai per un semplice like su Facebook? La risposta è sì, pur tendenzialmente perché dipende da alcuni fattori giuridici (e non voglio tediare con il legalese).
Se ne parla da un po’, professionalmente mi sto occupando di un caso, ne avevo già scritto tempo fa, ma…
Ma il problema si ripropone in questi giorni, proprio qui a Genova, per alcuni like a status e/o commenti inneggianti al terrorismo.
Repubblica, in un primo tempo, è stata molto allarmista facendo aperto riferimento a possibili denunce per coloro che avevano messo like.
Il Secolo XIX, il giorno dopo, ci riferisce qualcosa di più: a qualcuno è venuto il (legittimo) dubbio sul significato da dare ad un like su Facebook che non significherebbe necessariamente approvazione.
Staremo a vedere. Trattandosi di un caso ancora troppo fresco, credo sia opportuno non esprimersi in modo definitivo (ovvio che ho la mia idea, ma anche in virtù del caso che mi è stato affidato, ritengo doveroso tacere).
.mau.:
Settembre 7th, 2015 at 09:28
boh. In un sistema come Facebook che non ha al suo interno la possibilità di aggiungere segnalibri, il like *potrebbe* essere usato appunto come segnalibro. Insomma, trovo difficile riuscire a dimostrare senza ragionevole dubbio che sia inneggiamento al terrorismo.
(se il like è al commento vedo più difficile questa linea, se c’è una condivisione senza commenti la vedo quasi impossibile)
Valerio Granato:
Settembre 7th, 2015 at 12:58
Già, la riflessione di .mau. è corretta: io li uso spesso con questo scopo, per poi recuperare i post dal registro attività.