Il Processo Penale Telematico e le piccole cose
Come alcuni sanno, per via di un incarico affidatomi, mi sto occupando, insieme ad altri Colleghi, dell’informatizzazione del processo penale, più o meno di ciò che potrà essere il Processo Penale Telematico (PPT).
Non sarà facile cavarne qualcosa in tempi brevi, io e chi mi affiancherà dovremo affrontare non poche difficoltà, non per ultima la quasi tradizionale avversione degli operatori del diritto nei confronti della tecnologia e, in particolare, dell’informatica.
Ci dovremo scontrare con apparati burocratici quasi insormontabili, lo so già, ne sono ben consapevole.
Ma il traguardo da raggiungere e sicuramente molto ambizioso e importante: per tutti, per la Giustizia.
Nel frattempo, passo per passo, come detto sopra ci si scontra con la piccola e meschina burocrazia, ancora questa mattina.
Ho ordinato delle copie di atti in una segreteria della Procura, nel formato digitale, vale a dire un pdf della scansione degli atti già fatta per l’Ufficio.
Da qualche tempo è stata introdotta un’apposita tabella per il calcolo dei diritti di copia per il rilascio “dematerializzato”, via email o su supporto.
A differenza delle copie cartacee non è prevista la maggiorazione per l’urgenza (che comporta il triplicare dei diritti da pagare). Ciò significa che tutte le copie devono essere rilasciate immediatamente, compatibilmente con le priorità dell’ufficio, senza che sia necessario attendere i tre giorni ordinari della “non urgenza”. Ciò è scritto pure in una circolare ministeriale del 2014 perché qualche burocrate un po’ cocciuto e visionario si era messo in testa che l’avvocato doveva aspettare tre giorni oppure pagare l’urgenza.
E questa mattina il burocrate si è ripresentato a me. Dopo aver formalmente richiesto le copie, ho chiamato perché sulla posta non era arrivato nulla. Ho pensato a qualche problema tecnico.
Mi è stato risposto – con atteggiamento di sufficienza – che dovevo attendere i tre giorni e che, malgrado avessi fatto notare che in altri uffici l’invio è immediato, loro avrebbero fatto così, a tre giorni.
Ero al telefono e non ho voluto discutere con quel mezzo, ma l’avrei fatto sicuramente se fossi stato alla presenza della segretaria a cui non si domanda simpatia, ma formalità e rispetto della legge.
Mi sono ripromesso di contattare il dirigente e, probabilmente lo farò, anche se, dopo un paio di ore, nella casella di posta elettronica ho trovato le copie.
Ecco: il nostro obiettivo è lungimirante tanto quanto importante, ma, inevitabilmente, dobbiamo partire da queste piccole cose perché anche il più sofisticato sistema informatico temo possa fare ben poco rispetto alla burocrazia che ancora affligge la Pubblica Amministrazione, purtroppo anche la Giustizia.