Sulla questione del progetto di legge presentato dall’On. Carlucci direi che è stato scritto di tutto e di più, da tutti. Inutile che sprechi risorse telematiche con un intervento che, a questo punto, sarebbe tardo e superfluo.
Però, forse, ho trovato una cosa interessante.
Il testo sottoposto alla critica è quello che proviene dal sito dell’Onorevole (il doc, per intenderci, originato da Davide Rossi). QUI.
Sbirciando, però, nel sito della Camera, scopro che ci sono delle novità, sotto forma di cambiamenti. Almeno uno, per quel che vedo in prima battuta.
Questo è l’art. 2, comma 3, del file doc
3. Per quanto riguarda i reati di diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l’applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti.
Di seguito, invece, il testo della stessa disposizione nella versione ufficiale (A.C. 2195)
3. Per quanto riguarda i reati di diffamazione, si applicano gli articoli 595, 596 e 596-bis del codice penale nonché le disposizioni della legge 8 febbraio 1948, n. 47.
Se, da un lato, scompare la competenza del Comitato circa l’attuazione di segrete “misure” (che sembra, però, riproposta nel nuovo testo, in fondo all’art. 3), le questioni di diffamazioni si fanno decisamente più chiare.
L’applicazione di tutte le regole, nessuna esclusa, della stampa non è che volesse dire un granché. Oltre tutto, era una formula ben poco elegante.
Ora, appunto, la volontà dell’On. Carlucci si fa ben più chiara (anche se non ottimale sotto il profilo dello “scrivere le leggi”). Tra le altre cose, i titolari dei siti devono essere responsabili di tutto quanto. E solo per la diffamazione, bah…
Cominciamo dal blog dell’On. Carlucci.
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