Concorrenza (?)

Ho letto, tempo fa, questa frase, ma soltanto ora la ripropongo perche’ ci ho riflettuto.
"La sezione dedicata al diritto penale nasce, sin dagli inizi, come "seconda" alla ben piu’ famosa Penale.it di Daniele Minotti, penalista indubbiamente capace.
Persistere nel tenere aperta questa sezione e’ una scelta niente affatto scontata. Come giustificare ai lettori che si sta realizzando qualcosa che altri gia’ fanno, e bene?
Crediamo che ci sia un buon motivo: noi facciamo bene informazione e copriamo piu’ fonti.
Cosa dovrebbe farvi credere che possiamo farlo meglio di Penale.it o di altri siti?
".
Tratta da Iusseek/penale.
Bene, Penale.it non si mette in concorrenza con alcuno. Non perche’ si creda il migliore, ma perche’ non fa business, non vende alcunche’. Ha degli ads, ma servono a coprire spese, spesette e impegni.
Penale.it, un anno e mezzo fa, ha fatto una scelta: si e’ messo con un editore (Nyberg), ha organizzato una redazione e fa il suo "sporco lavoro" con una linea che si spera rigorosa, senza sbavature sulla cronaca.
Valentino, tempo addietro, mi chiede di partecipare a Iuseek/penale, ma io ho diversi impegni (come tutti) e quel poco di tempo che mi resta preferisco dedicarlo alle mie cose, a quello che posso controllare con una linea editoriale mia.
Nessuna concorrenza, non capisco…

Posted in Web giuridico.

3 Responses to Concorrenza (?)

  1. Spataro says:

    Ciao Daniele, leggendo la citazione mi sono dato del deficiente, perche’ sinceramente non capivo neanche io quello che dicevo.
    Allora ho ritrovato faticosamente il testo, al link indicato, e ho visto che alludevo di poter essere migliore nel ricercare piu’ fonti, non certo nell’approfondirle.
    Ho tessuto e confermo le lodi per Penale.it, ma perche’ trovare nelle mie parole qualcosa che vuole per forza cricare penale.it ?
    Tu sei penalista, io no. Tu non vuoi la cronaca, io si’. Io posso coprire le fonti informative penali di tutta l’Europa, fino a India Cina, tu scegli il meglio della giurisprudenza.
    Sono diversi. Se non ti piace concorrenza parliamo di diversità, per me non c’e’ una accezione negativa nel termine concorrenza.
    Ciao, e buon lavoro
    Valentino
    ps: bel blog, ti ho beccato su technorati …

  2. Minotti says:

    Vale, non ci siamo capiti.
    Io non ho detto che vuoi criticare Penale.it (comunque, avresti sempre la liberta’ di farlo).
    Ho detto soltanto che non capisco il tuo parametrarti. Siamo cose molto diverse, non credi?

  3. Spataro says:

    Decisamente attraverso una facile difficile, non riesco ad esprimermi
    A parte gli scherzi, credo che stiamo dicendo la stessa cosa.
    Tu dici:
    “Siamo cose molto diverse, non credi?”
    Io ho detto:
    “Sono diversi.”
    Difatti ho voluto realizzare qualcosa di complementare a Penale.it
    Il tuo sito, grazie a te, approfondisce il diritto penale nel modo migliore, ma mi accorgo che non copre (perche’ non vuoi, rispettabilissimo, anzi vincente nel tuo caso) l’attualità.
    Io proprio l’attualità voglio coprire. C’e’ un server che ogni giorno cerca tutte le novità del diritto ed altri selezionano quelle che riguardano il diritto penale, in Italia e all’Estero. Su quello punto, consentire di trovare le informazioni alla fonte, anche straniere, anche d’attualità.
    La mia sezione e’ diversa, inferiore perche’ pensata per dare notizie, assolutamente completementare alla tua.
    DI solito nessuno riporta i comunicati delle Camere Penali, io si’. Credo sia importante per comprendere dove stia andando il diritto in questi giorni.
    Ricordo il mio professore di diritto penale all’università che chiedeva cosa ne pensavamo di una certa fattispecie, e alla fine commentava (una quindicina di anni fa): “ragazzi, siete giustizialisti; temo per come applicherete il diritto”.

    Ecco, piu’ che il diritto, vorrei fare la cronaca dell’evoluzione giurisprudenziale (o investigativa) e l’applicazione del diritto.

    Poi, secondo me, e’ anche utile sporcarsi le mani e studiare il modo in cui i penalisti rilasciano dichiarazioni alla stampa, talvolta a favore dell’assistito.

    E infine mi posso permettere di criticare l’abitudine (normale, consentita dalle leggi) di leggere il dispositivo ma non le motivazioni, consentendo ai media di stravolgere il senso di una sentenza.

    Forse sarebbe meglio fare come in Russia: le sentenze vanno lette tutte per esteso in udienza (v. caso Yukos se non erro).

    Ciao
    Valentino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *