Quel sito oscurato
Difficile, almeno per me, non essere d’accordo con Massimo.
Come lui, faccio presente che ho due figli (anche se, per carattere, preferisco non mettere foto).
Come lui, non faccio il nome del sito.
Come lui, non sto tanto a parlare di pedofilia, pedopornografia, ecc. E’ una questione a livello decisamente superiore, ecco perche’ ne parlo nella sezione "DIritti digitali".[[SPEZZA]]
Bene, c’e’ un decreto, il cd. "Decreto Gentiloni (anche se e’ interministeriale), che si occupa delle regole per l’oscuramento dei siti a contenuto pedopornografico. Si’, pedopornografia, avete capito bene. La pedofilia, di per se’, non c’entra (anche se, ovviamente, in Italia e’ punita).
Poi c’e’ quel sito che sembra parlare di "orgoglio pedofilo". Dico sembra perche’ non l’ho visitato, ma se ne parla ed e’ descritto ampiamente in Rete. Si’, pedofilia, avete capito bene. La pedopornografia, di per se’, non c’entra (anche se, ovviamente, in Italia e’ punita).
Il sito non e’ pedopornografico eppure e’ stato oscurato mediante una norma che si applica ai casi di pedopornografia.
E il Ministro esulta e ringrazia consapevole (se e’ vero che il sito non era pedopornografico) di aver violato la legge.
AndreaR:
Giugno 19th, 2007 at 10:06
Io l’ho visitato. Non che condividessi le tesi che vi erano sostenute (anche se non posso fare a meno di dimenticare che prima della riforma del codice canonico del 1982, per le donne l’eta’ canonica dopo la quale era ammesso il matrimonio era 12 anni), ma il sito era francamente oscuro e insignificante, per sua sfortuna incappato nelle maglie degli zelanti giornalisti di E-Polis (che da allora non prendo piu’ in stazione). In Italia, ancora non e’ un reato esprimere le proprie idee (per quando aberranti possano essere) – ma d’altrone il plaudente ministro era quello che aveva auspicato una muraglia cinese attorno al web italiano.