Fonti e giornalisti

Carlo Felice mi tira le orecchie e, in parte, ha ragione.

Dice, in sostanza, che punto il dito contro i giornalisti, ma do poca enfasi agli errori alla fonte.

A mia discolpa, dico che, proprio all’inizio del mio post in critica, ho formulato delle ipotesi sugli errori di cronaca a tra questi c’era l’abuso dell’Autorita’.[[SPEZZA]]

Non appartengo alla schiera dei blogger che odia i giornalisti. Un po’ perche’ non penso di essere un vero blogger (basta avere un blog?;-), un po’ perche’ per me, piuttosto, e’ una questione di singoli che, pero’, in effetti non sempre evidenzio a dovere.

Certe volte mi sono trovato virgolettato in maniera assolutamente infedele. Al di la’ delle dichiarazioni sul singolo caso, mi sono state messe in bocca espressioni come "reato penale". Che, giuridicamente, e’ una sciocchezza assoluta. Un giornalista puo’ permettersi di usarla, a maggior ragione il comune cittadino. Se lo fai dire ad un avvocato, gli fai fare una figura da cretino, da vero ignorante. "Reato" significa gia’ "illecito penale". Dire "reato penale" equivale a dire "illecito penale penale". Non so se rendo. Questi i termini del mio pregiudizio perche’ soltanto di questo si tratta.

A parte cio’, l’equivoco (chiamiamolo cosi’) di Imperia verosimilmente nasce proprio dalla fonte, vale a dire dalla locale Postale. A meno che il virgolettato non si fedele. E – se Carlo Felice mi consente – non e’ vero che quella Sezione non sia mai finita in cronaca. Personalmente, qualche anno fa mi ci sono trovato "contro" per un caso di diffamazione online. Alla fine ho avuto ragione io: tutto archiviato, malgrado le molto discutibili posizioni della Postale, del PM e del GIP che sequestro’ un certo sito.

Non e’ sempre cosi’, ovviamente.

  1. .mau.:

    dai, รจ come la bella calligrafia