Delirio da privacy – UPDATED

Le alternative sono tre:

– le Autorita’ stanno abusando del loro potere;

– i giornalisti riferiscono piuttosto male;

– entrambe le cose.

Studente rischia multa di migliaia di euro. “Quel film ha violato la privacy”. Ecco il titolone di Repubblica e le altre testate sono decisamente allineate.

C’e’ che uno studente di Imperia si e’ fatto sorprendere mentre riprendeva, con il telefonino, il professore il quale, accortosene, ha accompagnato il ragazzo dal preside il quale, a sua volta, ha chiamato la locale Polizia Postale.

Gli esiti riportati dalla stampa: “perquisizione”, megamulta e sequestro del telefonino. Ma mi sembra tutto molto improbabile oppure non legale.

Premesso che, malgrado il facile e conveniente accostamento, il bullismo non c’entra, del caso s’e’ parlato nella lista del Circolo e, taluni di noi, sono giunti a conclusioni non cosi’ favorevoli alle conseguenze descritte dal giornale. Vediamo.

Ecco cose dice l’art. 5, comma 3, TU dati personali

“3. Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all’applicazione del presente codice solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. Si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di responsabilità e di sicurezza dei dati di cui agli articoli 15 e 31”. C’e’ prova che il filmato fosse destinato alla comunicazione sistematica o alla diffusione? Io direi di no e non ditemi che tutti gli studenti hanno un account su YouTube per caricare ‘ste cose.

Altro punto, il sequestro. Difficile pensare che sia stato fatto senza una preventiva perquisizione del ragazzo, ma, ovviamente, non si puo’ perquisire chi ci pare e piace se non in caso di illeciti penali (o altri pericoli di tipo penale) e in presenza di determinate condizioni. Cio’ che e’ contestato al ragazzo non ha, per quello che si sa, alcuna rilevanza penale.

Sulla “multa” (da tremila a diciottomila euro), va detto che, in quel caso, la Postale non puo’ irrogare sanzioni e il testo dell’articolo e’ decisamente contraddittorio. Perche’ se si assume sussistere la fattispecie di cui all’art. 161 (ma ribadisco che, secondo me, non ci sono i presupposti) e’ il Garante che se ne deve occupare. Lo dice limpidamente l’art. 166.

Insomma: a me possono stare bene le direttive Fioroni (non loderei di certo mio figlio se, invece di stare attento, si divertisse con il cellulare), ma quanto sono pertinenti in un caso che non sembra di bullismo? Eppoi, la violazione amministrativa proprio non c’azzecca. Staremo a vedere cosa dira’ il Garante.

Ai posteri.

Aggiornamento di… poco dopo: probabilmente, la direttiva menzionata dalla stampa e’ quella del 15 marzo u.s. che riguarda i cellulari, al di la’ del bullismo.

  1. amosgitai:

    OK… finalmente qualcuno si sta muovendo seriamente contro questa invasione continua della privacy…
    Capisco l’aspetto goliardico della cosa, sempre a svantaggio del malcapitato, sia esso professore che compagno di scuola.
    Ci sono persone che vanno in giro davvero a caccia dello “sccop” alla Corona, capaci poi di ricattare la vittima… sarà un caso estremo… ma bisogno iniziare a far capire che le riprese fatte con il telefonino NON devo invadere la sfera personale delle persone!!!
    E vadano a cagare tutti i ragazzini e pensino davvero a studiare, perché avremo una classe dirigente ancor peggiore di quella che abbiamo adesso!!!

  2. Daniele Minotti:

    Resta il fatto che, secondo me, certi metodi non vanno bene: nella prospettiva della legge e in quella dell’educazione stretto senso che dobbiamo dare ai nostri ragazzi.
    Poi, ci sono violazioni della privacy ben piu’ gravi, ma ce ne curiamo poco.

  3. piccas:

    concordo con quanto sostiene l’avvocato Minotti, una notizia del genere mi sembra assurda, esagerata, e poco pertinente alla realtà, va bene esser convocato dal preside, va bene anche esser punito, ma non attraverso multe amministrative e chiamate telefoniche a organi giudiziari come la pol.post.

    a me questa sembra se non è una “notizia bufala” una grandissima mancanza di buon senso.

    circa quello scritto da amosgitai, pongo una domanda, se si fa un utlizzo improprio delle tecnologie disponibili, vanno tolte le tecnologie o va educata la gente circa il loro uso ed il loro possibile danno?

    ecco io non ho imparato a sufficienza, e per ingenuità…va beh…diciamo che me la sono presa in quel posto 🙂

    un saluto a tutti.

    LP