Testate

Quelle che do io sui codici per capire il vero senso di certe leggi e quelle "giornalistiche" online.

La settimana scorsa mi trovato molto a Sud, ad Ortigia. Finita, prima del previsto, l’udienza siracusana, stavo facendo due passi sul mare in attesa del pranzo.

Mi telefona un amico di una mia amica giornalista per domandarmi lumi circa la necessita’ di registrare un sito a pubblicazione quotidiana.[[SPEZZA]]

L’editore ha sede in un certo posto, comprenso nel circondario di – diciamo cosi’ – Topolinia (che non e’ capoluogo di provincia).

Il tipo si reca presso quel tribunale per domandare informazione circa la citata registrazione del suo sito e, come nelle piu’ classiche scenette, lo spediscono agli uffici del capoluogo Paperopoli.

Beh… l’accoglienza non e’ stata delle migliori. Appena ha osato dire che il sito esiste gia’ ed ha cadenza quotidiana, hanno pronunciato le paroline magiche: "stampa clandestina".

Sbagliato! Ed intimidatorio.

E’ vero che, con l’introduzione della figura del "prodotto editoriale", la l. 62/2001 ha sconvolto (per un po’), la materia, ma nessuno si ricorda cosa dice l’art. 7, comma 3, del d.lgs. 70/2003?

"La registrazione della testata editoriale telematica e’ obbligatoria esclusivamente per le attivita’ per le quali i prestatori del servizio intendano avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62".