Fare e disfare

Ricollegandomi al finale del post precedente (che, questioni Web e tecniche a parte, era già l’emergere della rosicata).

Ho dovuto rimettere mano ad uno scritto da aggiornare e mi sono letteralmente scontrato con tutte le più recenti vicende riguardanti l’appello penale (assimilate a pezzi nel corso del lavoro ordinario). Mi riferisco alla legge cd. “Pecorella-bis” e a tutto quello che ne è conseguito (tre sentenza stroncanti della Consulta e almeno una presto in arrivo, probabilmente dello stesso segno).

Primo: l’operatore del diritto che non sa più cosa fare perché tra riforme-rivoluzioni (peraltro non sempre comprensibili) e picconate della magistratura superiore, il poveraccio è comprensibilmente disorientato.

Secondo: e, anzi, last but not least, il cittadino, preso a leggi e sentenze in faccia, è inevitabilmente suonato come un pugile destinato a finire al tappeto. E paga pure.

Certezza del diritto è anche semplicità.

Abbiamo Calderoli.