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Belin che ZenaCamp!

Post di rito post-ZenaCamp, anche se in diversi siamo d’accordo che il migliore e definitivo sia quello di Zuck: semplice, efficace, garbatamente emotivo (in perfetto stile genovese dove si vive nel pudore dei sentimenti). Il mio è soltanto cronaca personal-emotiva.
Inizio a scrivere domenica sul palmare, davanti all’articolo che il Secolo (non d’Italia) ci ha dedicato; e sono al settimo cielo.
Cronaca. Sabato. Arrivo un po’ stanco, ma parecchio eccitato: il mio primo camp![[SPEZZA]]
Entrato, da Piazza Matteotti, a Palazzo Ducale (un tempo anche sede del Tribunale, prima di traslocare a Pammatone), ho qualche difficoltà a trovare la sede della "non conferenza": era segnalata meglio da De Ferrari.
Arrivato dopo aver salito una suggestiva chiocciola metallica, entro e la cosa che mi colpisce subito è… un apparente "profumino" di ascelle (notato anche da altri). Poi, ho capito che si trattava della focaccia con la cipolla (molto valida, non pesante), non segno di scarsa igiene dei camper.
Chiamo Mitì e mi dice che è alla reception. La raggiungo e, dopo i saluti di rito, faccio per registrarmi.
Naturalmente, mi chiedono il nome per smarcarmi e quando lo dico spunta subito uno, piuttosto lungo ;-), che esclama "Ma tu sei Daniele Minotti"? È Massimo Moruzzi, Dotcoma e, vicino, c’è Alberto Mucignat che non avevo visto subito. Baci e abbracci. Mitici entrambi. Alberto già incontrato di persona, Massimo sentito per telefono per "intercessione" del Mante.
Giro ancora un po’. Bella gente. Certo, tutti un po’ "particolari" (anch’io sono parecchio informale), ma fanno un’atmosfera molto calda e gradevolissima. Sorrisi, non di circostanza. C’è molta tecnologia, molti Mac (bellissimi, non lo posso negare…). Molte reflex digitali, mi sta tornando la passione per la fotografia fatta come si deve (favoloso il reportage di pseudotecnico).
Impossibile non notare Robin Good con la sua camcorder e quello zaino homemade che svela libertà, creativita, tecnica ed eccentricità. Che vuoi di più?
Vago ancora un po’ per le tre stanze (Pesto, Focaccia e Farinata) recidivo sulla focaccia (quella del buffet, da mangiare veramente).
Sostengo che, in linea di massima, la migliore focaccia è levantina (del Levante ligure, sino a Sestri Levante) e non genovese, ma quella con la cipolla che ho provato al camp è parecchio equilibrata. È fatto piuttosto raro ed ottiene il mio plauso incondizionato.
Purtroppo, niente "giancu" (vino bianco); sarebbe stato d’obbligo per una vera colazione alla genovese.
Aspetto Laura, la mia amica aspirante blogger che alloggia al Porto Antico, e, durante l’ennesima pausa sigaretta, scorgo Roberto. Mi avvicino, ci salutiamo e mi presenta Quasi.dot (che pare sia un mio lettore – arrossisco). Persona squisita, dal sorriso sincero (virtù rara). Più tardi scoprirò che abbiamo molte conoscenze in comune, informatiche e avvocatizie.
Arriva Laura, facciamo un po’ capannello e, alla fine, decidiamo di salire.
Convinco Roberto ad iscriversi. Ci sono trofie e pesto per tutti offerti da San Lorenzo. Da portare a casa (evitiamo la cena al Massoero…) e, poi, conosce anche "la ragazza con il Mac", Marina RedPill.
Ora parla Mitì e, a seguire, Tambu. Belle esperienze di blogger, belle idee (Laura si pensa anche una cosa – secondo me geniale – per salvare la memoria blog).
Viene in mio turno. Intervento programmato sui rapporti tra Web 2.0 e legge. Pensavo al caso Google Italia e alla sentenza di Aosta a proposito della responsabilità del blogger. Ma, subito, si divaga molto: scientificità ed autorevolezza dei blog (ma anche delle testate giornalisitche…), libertà di espressione del pensiero, server all’estero (purtroppo una leggenda metropolitana che non si riesce a sfatare), ecc.
Mi dimentico di presentarmi, me lo fanno notare. Quando dico che mi occupo di diritto dell’informatica, mi fanno subito il nome di Giuseppe Corasaniti. È un onore.
Quindici minuti di intervento, avevo promesso brevità. Mi congedo con inattesi applausi.
Fumo molto, chi mi conosce lo sa. Altra pausa sigaretta e noto una bella ragazza che, poi, scoprirò essere fidanzata e co-speaker, in tema di hacker, di Alessio "mayhem".
Quello con Alessio è stato proprio un bell’incontro. Mi ferma e, semplicemente, mi dice "Sono mayhem".
Veronese simpaticissimo. Fidanzata bella e brava (non l’ho notata soltanto io…). Un sorriso splendente e pulito. Con Alessio saremo insieme a E-privacy 2007. Se facciamo, col Circolo, la cena del venerdì lo chiamo sicuramente.
Una passata, si mangia a Mentelocale (posto molto carino che non conoscevo). Abbiamo il nostro bigliettino lasciapassare (il mio, n. 69… bah…).
Mi aspettavo trofie e andale e invece: cima, salamone, prosciuttone, torte di verdura, seppie in umido (così mi sembrano, non mangio molto pesce e non sono un esperto) e… trenette avvantaggiate. Vino bianco (poco) e rosso.
Siamo a tavola io, Laura, Roberto e Quasidot. Vicino c’è Smilza che si presenta e spiega l’origine del suo nick.
Cazzeggio in giro e arruolo Alessio e fida. Ricazzeggio e mi appare Stefano Vitta versione motard. Lo prendiamo in carrozza insieme a Lara.
Foto di gruppo rubata da Silentman, alias il Brad Pitt del blog. Ovviamente… il nasone sullo sfondo e’ il mio…
Laura e Lara, appena avvicinatesi, familiarizzano subito parlando della Dotta. Io ascolto un po’, incuriosito. Ho finito le sigarette e scrocco.
Stefano si allontana per fare la blogstar e, così, porto le ragazze a fare un giro per Genova. Caffè, vicoli, fainotti e… San Lorenzo che è chiusa, purtroppo.
Risaliamo e, letteralmente, picchio dentro la relazione di Michele Favara Pedarsi. Parla di WiMax, del problema delle frequenze, cita un "margheitin" come me (originario di Santa Margherita Ligure) che avevo già incrociato, lieto della presenza anche se per basse ragioni di campanile.
Mi butto nella discussione, interrompendolo. Reagisce e, poi, mi chiede chi sono. Glielo dico, si mette le mani tra i capelli (beato lui…) e borbotta qualcosa.
Io, che sono di un pavone che non potete immaginare, gli dico "Hai visto la Madonna"?. Continuiamo, la discussione si fa interessante, ma il tempo stringe.
Ne riparliamo de visu dopo il suo speech, ci intervistano "a due" su Robin Good TV e progettiamo di scrivere un intervento a quattro mani su PI. Vengono fuori molte conoscenze comuni, ma è assolutamente normale anche se si parla di rapporti telematici.
Sono un po’ cotto, raggiungo un divanetto insieme a Laura. Lei prende il suo Nano pink, io il mio full. Spiaggio letteralmente dentro gli AON e al loro album controverso dedicato a Debussy.
Passo l’iPod a Laura affinché lo ascolti e, poi, le metto Lovebeat, una particolare versione di Moments in Love di cui avevamo discusso tempo addietro (colonna sonora del matrimonio di che vip?).
Mi appisolo sulla sua spalla, ne ho bisogno e ci sto bene.
Mi riprendo poco dopo, vado in bagno e mi rinfresco. Passo per la sala dei blogger dotti che parlano di democrazia 2.0. Ascolto qualcosa, ma confesso di non condividere l’atteggiamento che mi appare parecchio snob, per nulla vicino a tutti coloro che della democrazia dovrebbero godere. Forse sono io il vero snob, non lo escludo, ma vedo che non sono l’unico perplesso.
Cala la tensione, cala l’interesse, cala la sera. Usciamo, saluto Laura e, mesto (anche perché non potrò partecipare alla cena), inforco lo scooterone.
Spedito, viaggio sulla A7 direzione Livorno. Arrivo a Rapallo molto eccitato.
Grazie all’organizzazione: Marco Formento, Andrea Beggi, RedPill, Tambu, Federico Fasce. Dimentico qualcuno?
Camp assai poco genovese: per generosità e cordialità. Non dimentichiamo il mito dei genovesi parsimoniosi e malmostosi. Non potremmo godere di queste cose meravigliose, eccezioni nella nostra città morente.
QUI le parole, QUI le immagini.
Grazie a mctiziana per la foto del mio intervento.
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Zenacamp, ci siamo

Domani prendo lo scooter e vado a Genova. Destinazione ZenaCamp.
Ho proposto una mia presentazione dal titolo Lex 2.0, ma… sara’ senza presentation 😉
Non so che mettere nelle slide, andro’ a braccio, come al solito.
Il tema, al di la’ del titolo piu’ suggestivo che esplicativo, sara’ il rapporto tra la legge e il Web 2.0.
Penso subito al caso Google Italia. Un fatto molto preoccupante.
Temo che, allo stato, a parte la responsabilita’ di chi scrive e immette qualche materiale illecito in Rete, si faccia di tutto per responsabilizzare i fornitori di servizi. E l’ultima novita’ e’ IPRED".
A domani.

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Il codice di condotta per i blogger

Francamente, pensavo che, dopo l’euforia dei primi giorni, la notizia del codice di condotta per i blogger fosse destinata a sgonfiarsi da sola.
Invece, oggi vedo che Anna Masera rilancia la cosa aprendo uno spazio di discussione.
Che ne penso io? Ammesso e non concesso che la mia prospettiva interessi a qualcuno, devo dire che la questione mi pare parecchio oziosa, inutile e da vera perdita di tempo.
Bastano le regole del vivere comune e un pizzico di Netiquette (giusto per capire come le regole appena viste possano combinarsi/adattarsi alle nuove tecnologie).
E’ realmente preoccupante che illustri come Tim O’Reilly vogliano, in qualche modo, fissare delle regole laddove non servono; se non per creare nuovi vincoli senza alcuna base giuridica. Mi sembra bastino i legislatori e la creativita’ di certi giudici.

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Sono stato frainteso

Bruce Sterling decreta la morte del Web 2.0, tra dieci anni. Poi fa marcia indietro, nel piu’ classico dei modi.
Se credessi a quello che sto facendo in questo momento (postare) quanto lui crede nella sua veggenza direi che e’ un menagramo.
Su La Stampa.

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La montagna viene da Maometto

Questa volta, penso che vincero’ la mia proverbiale pigrizia nello spostarmi per motivi diversi da quelli di lavoro. E anche un po’ di pur sana parsimonia…
Mi ha invitato Placida, non posso dire di no.
ZenaCamp. A Genova (Zena), ovviamente, il 28 aprile 2007.

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Nuovo Blog

Ho conosciuto Stefano Quintarelli nel 2002. Eravamo in Veneto un giorno che, alla TV, c’era una qualche partita dei Mondiali di calcio (forse quella sciagurata con la Corea). Lavorava per INET.it e bisognava far presto con l’incontro, appunto per vedere la partita…
QUI il suo blog, aperto da poco.

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Il rompiscatole

C’e’ qualcuno che, approfittando del semi-anonimato che garantisce il sistema di commenti di questo blog, continua ad inserire, appunto, un commento assolutamente non pertinente con l’oggetto del blog e del post.
Lo invito a smetterla, crea soltanto disturbo. Del resto, Internet e’ piena di tribune e tribunette dove avere un’amplificazione sicuramente piu’ efficace di questa sede che non fa cosi’ tanti accessi.

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BlogGoverno

Me lo segnala Stefano Vitta. Da buon ignorante, non lo conoscevo anche se penso che, per i piu’ esperti, non sia una new entry.
Pubblica questo post ed e’ tra il triste e l’inquietante (o, forse, soltanto paranoico).
Il tema e’ spesso ricorrente (anche su altre realta’): liberta’ di informazione telematica e censura.
Come avvocato, mi sono occupato di qualche caso di “stop” a siti (in particolare, forum); e non per ragioni di pirateria, pedofilia, ecc. Parlo proprio di critica, satira e simili.
Posso dire che, in effetti, se c’e’ un potere forte che vuol far oscurare un blog (che, normalmente, e’ “piccolo”) ce la fa benissimo. Non e’ cosi’ per la stampa, lo sanno tutti. Anche perche’, come detto in precedenza, la stampa non e’ sequestrabile. Per esempio…

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Blog e spam

Ieri il primo caso di spam sul mio blog (e’ il commento cancellato nel post sul Wardriving).
Cominciamo bene… peraltro, sto pensando di spostarmi su una piattaforma piu’ customizzabile, magari WordPress. Vedremo…

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Feed

Finalmente, con un minuto di tempo, sono riuscito a sistemare i feed.
Sono, di default, Atom. Passo a RSS? Consigli?

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