Category Archives: Privacy e dati personali

Si parla spesso di cookie. Per mille ragioni (non necessariamente tecniche) la stragrande maggioranza dei siti li supporta.
Decisamente meno conosciuti sono i Web Beacons. In estrema sintesi, si tratta di immagini, spesso “invisibili”, che, posizionate in un sito o in una email, servono per tracciare gli utenti.
Ovvie le implicazioni in termini di privacy.
QUI un interessante articolo di Microsoft.

Monica Gobbato e Sara Tagliabue hanno pubblicato su Altalex un valido articolo sul controllo a distanza sui lavoratori. Sono richiamati diversi provvedimenti in materia e si e’ focalizzata l’attenzione sulle nuove tecnologie (browsing, posta elettronica, badge, ecc.).

Il Circolo dei Giuristi Telematici, sodalizio cui appartengo con orgoglio, ha pubblicato due interessantissimi provvedimenti perugini sulle questioni legate all’uso di Internet da parte dei dipendenti, questioni molto sentite e delle quali si dibatte da tempo.
Il primo sul controllo dell’attivita’ telematica dei dipendenti (in questo caso ritenuto lecito, a determinate condizioni).
Il secondo sulla liceita’ di un licenziamento dovuto ad “abuso” degli strumenti telematici del datore di lavoro (il licenziamento e’ stato ritenuto illegittimo).
Buona lettura.

Dicono che non fa niente di male, ma annunciano una versione meno invasiva.
Come si conciliano le due cose?
Da PI.

A Firenze, 19 – 20 maggio 2006.
Quest’anno si parlera’ di “Trusted Computing e Data Retention”.
Mi piacerebbe discutere con Andrea Monti e Marco Calamari dell'”Articolato Tanga” (avremo sicuramente idee molto diverse), ma temo di non potercela fare…
QUI il programma.

Quante volte ci e’ capitato, al check-in in albergo, di vederci presentata la “schiedina di P.S.” e di sentirci dire “metta due firme”? A me diverse volte.
Ho la fortuna di masticare un po’ della materia e, cosi’, pur non avendo nulla da nascondere (amanti, ecc.) non ho mai firmato la seconda volta.
Semplicemente perche’ la prima firma serve per i dati (a fini P.S.) ed e’ dovuta, mentre la seconda vale come consenso al trattamento (invio materiale pubblicitario e simile spazzatura). E senza informativa, anzi, presentata come obbligatoria.
Il Garante dice la sua. In effetti, certi hotel dovrebbero essere un po’ meno disinvolti, anche per chi ha l’amante…

Come riferisce PI, Google “nicchia”.
Non entro nel merito della vicenda(molto complessa, con ragioni opposteda soppesare) pero’, siamo sinceri… se fosse stato un “pesce piccolo” e non Google sarebbe gia’ scattato un bel sequestro…

Secondo il nostro Garante per la protezione dei dati personali, violerebbe i diritti all’identita’ personale e quello all’oblio.
Mah…

Pierluigi Perri, oltre ad essere un amico, sa il fatto suo, sicuramente.
Seria, sintetica, puntuale e comprensibile questa sua disamina del problema (tutt’altro che secondario).
Sempre su PI

Oggi, dalle 18 alle 20, sarò a Milano presso la Galleria d’Arte San Lorenzo – Via Giannone 10 per un cocktail di presentazione sulla privacy (sempre quella…).
Temo non ci sia più posto, però potreste sempre provare con la frase “Mi manda Minotti, sono amico del blog”. Vedro’ di fare il possibile.