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Category Archives: Varie
Internet e stampa. Ci risiamo
Altra sentenza, fortunatamente non di Cassazione, passata un po’ in sordina. E’ su Penale.it.
Trattasi di una contestazione di diffamazione a mezzo stampa per alcuni commenti pubblicati sul forum di un certo sito, peraltro testata registrata prima degli accadimenti.
Il giudice, per quello che interessa in questa sede, fa i seguenti ragionamenti:
– anche i siti, per la precisione i “quotidiani on line”, sono prodotti editoriali ai sensi della l. 62/2001, dunque sono stampa e per i reati commessi mediante questo mezzo risponde anche il direttore;
– lo stesso direttore ha un obbligo di controllo anche sul contenuto del forum e se i commenti sono rimasti on line per parecchi, “non poteva non sapere”.
Vediamo un po’ perché entrambe le conclusioni sono sbagliate:
– vero è che la definizione di “prodotto editoriale” è assai ampia (lo sappiamo bene, sin dai tempi), ma, come spesso accade, ci si dimentica che il d.lgs. 70/2003 stabilisce che in capo al prestatore di servizi della società dell’informazione non vi è obbligo di controllo; soltanto incidentalmente va notato, come anticipato, che il sito in questione è (ed era) una testata registrata; il giudice poteva evitarsi tutto il discorso sulla l. 62/2001 saltando subito alle questioni di responsabilità del direttore; visto che della registrazione proprio non si parla, le conclusioni sarebbero state le stesse per un qualsiasi sito (cosa, ovviamente, sbagliata e pericolosa); meno male che la Cassazione ha, da tempo, spezzato l’equazione Internet=stampa (la pronuncia, allora, appare ignota al tribunale fiorentino);
– vero è che, ai sensi della legge sulla stampa, il direttore ha l’obbligo di controllo, ma non ci stancheremo mai di ripetere che un ambito Internet, a maggiore nei suoi contenuti “partecipativi” (come i forum), non è come un giornale col suo direttore, i suoi redattori, ecc. I forum, pur nel contesto della testata, sono soltanto degli spazi concessi dal titolare del sito e di fatto “autogestiti” dagli utenti che se ne assumono ogni responsabilità. Peraltro, il fatto che i commenti fossero presenti da tempo, non sposta di un millimetro la questione perché tutti (tranne il giudice, evidentemente) sanno perfettamente quanto certi flussi siano ingovernabili e incontrollabili.
Nella sentenza di Cassazione citata sopra, io leggo qualcosa di più, proprio a conforto della tesi testé espressa e pur ipotizzando il caso di forum inseriti in una testata.
Va ampiamente citata: “Gli interventi dei partecipanti al forum in questione, invero, non possono essere fatti rientrare nell’ambito della nozione di stampa, neppure nel significato più esteso ricavabile dall’art. 1 della legge 7 marzo 2001, n. 62, che ha esteso l’applicabilità delle disposizioni di cui all’articolo 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 (legge sulla stampa) al «prodotto editoriale», stabilendo che per tale, ai fini della legge stessa, deve intendersi anche il «prodotto realizzato… su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico». Il semplice fatto che i messaggi e gli interventi siano visionabili da chiunque, o almeno da coloro che si siano registrati nel forum, non fa sì che il forum stesso, che è assimilabile ad un gruppo di discussione, possa essere qualificato come un prodotto editoriale, o come un giornale online, o come una testata giornalistica informatica. Si tratta quindi di una semplice area di discussione, dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero, rendendolo visionabile a tutti gli altri soggetti autorizzati ad accedere al forum, ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole ed agli obblighi cui è soggetta la stampa (quale quello di indicazione di un direttore responsabile o di registrazione) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che l’art. 21, comma 3, Cost. riserva soltanto alla stampa, sia pure latamente intesa, ma non genericamente a qualsiasi mezzo e strumento con cui è possibile manifestare il proprio pensiero. D’altra parte, nel caso in esame, neppure si tratta di un forum strutturalmente inserito in una testata giornalistica diffusa per via telematica, di cui costituisca un elemento e su cui il direttore responsabile abbia la possibilità di esercitare il controllo (così come su ogni altra rubrica della testata) “.
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6 Comments
A volte ritornano
Dopo mesi di silenzio dovuto a tanti motivi (anche un po’ di blogonoia, sono sincero), mi rifaccio vivo segnalandovi la bella pagina di Wikipedia dedicata alla Netiquette. Che è cosa di cui c’è sempre bisogno (anche da parte dello scrivente).
Apprezzabile la parte, pur draft, dedicata ai social network. Forza, c’è ancora molto da scrivere, anche sugli aspetti legati alla privacy.
Il genio
Lo sciopero dei blogger è – più che un avvenimento sciocco – una cosa fondata sul nulla. Anzi, sull’ignoranza e sul pregiudizio.
Sopra tutto, spiccano le persone, per fortuna.
Io lo ritengo sprecato per la causa meglio definita sopra, ma Paul The Wine Guy è ancora più genio del solito.
A lui vanno onori e ammirazione incondizionati. Non lo si può tacere se si ha anche soltanto un qualche amore per il genere umano.
QUI.
Di ritorno da Pescara
Beh, non sono tornato oggi. Magari… Ho fatto rientro domenica, per l’ora di pranzo. Visto che ero sue due ruote ed ho incrociato un forte temporale (con vento) subito dopo la partenza da Pescara, il sabato, la prospettiva di arrivare a destinazione ad ora tarda (per il ritardo accumulato), mi ha consigliato di fermarmi a trovare un amico in Romagna e ripartire l’indomani.
Parlo della conferenza di Pescara.
Sono arrivato intorno alle 19 di venerdì. La mattina avevo udienza a Genova e, purtroppo, non ho potuto indossare casco, guanti estivi e Dainese prima delle 12. Così mi sono perso le due prime mezze giornate.
Ne ho visti tanti di convegni sul diritto delle nuove tecnologie, ma, senza piaggeria, questa volta ho imparato qualcosa ed ho ascoltato cose che non sapevo. E non è poco in un ambiente dove troppo spesso si sentono sempre le stesse storie, trite e ritrite.
Qualche piccolissimo problema logistico, forse. Ma la cosa finisce lì e, comunque, la si risolve amichevolmente in privato senza troppi rumori di fondo.
L’importante è imparare qualcosa e raggiungere lo scopo benefico che ci si è prefissati.
Da rifare, senza dubbio, specie con quella formula “tavola rotonda” che consente di dare voce a tutti e stimola la discussione. Io, personalmente, avrò parlato dieci minuti (sulla previsione della rettifica per i “siti informatici” contenuta nel ddl intercettazioni di prossima approvazione), ma c’è stata una discussione appassionata e più ampia del mio intervento.
Mancava soltanto qualcosa, peraltro non riguardante l’organizzaione. Non dico che fa lo stesso (perché non è così), ma, almeno al momento, mi devo rimettere. E chi deve intendere, intenda.
Nuovo bavaglio alla Rete?
Acclarato che, malgrado le recenti catene di Sant’Antonio e i cappuccini, la Rete non è minacciata dall’emendamento D’Alia (che non c’è più – QUI e QUI), pare che ci sia una nuova minaccia, con la scusa delle intercettazioni.
Copio e incollo il mio parere sulla questione, da un commento a un post di Massimo Mantellini. Facciamo prima, senza tante complicazioni.
Premesso che Scorza ne parla da un bel po’, molto prima di Pancini (e, infatti, quest’ultimo cita proprio quella fonte), va anche detto che Pancini da un lato dice una cosa sbagliata (quella norma non equipara il gestore di un qualsiasi blog amatoriale al direttore di una testata) e non riesce a cogliere del tutto il vero punto critico della cosa. Semplicemente perche’ da’ troppo per scontata una cosa che scontata non e’.
Ne parlavo stamattina, via email, proprio con un frequentatore di questo blog (linkato qui, nella colonna di destra).
Bisogna vedere se per *siti informatici* si intendono tutti i siti o soltanto quelli che sono giuridicamente stampa (ai sensi della l. 47/48, perche’ la modifica e’ proposta per quella legge). E non e’ questione scontata, anzi. Tra i canoni interpretativi esiste quello sistematico che, come penso suggerisca la parola stessa, impone un’interpretazione coerente con un dato sistema, che e’ la l. 47/48; e che parla di stampa *vera*.
Ma la legge e’ comunque oscura, e una legge oscura e’ la negazione del diritto. Anzi, e’ un problemone… Un chiarimento esplicito sarebbe stato piu’ che opportuno.
Nel merito, personalmente non penso che un sito qualsiasi non debba una rettifica (perche’ non la dovrebbe, ricorrendone i presupposti?). Il problema e’ che un piccolo sito qualunque non ha la forza per resistere in sede giudiziale e la capacita’ di far fronte alle pene previste dalla legge (l’omessa rettifica comporta le sanzioni – amministrative – di cui all’art. 8 l. 47/48). Ma la legge e’ uguale per tutti, si dice.
A parte cio’ (che, comunque, non e’ cosa marginale) dovremmo iniziare a pensare se i piccoli possono permettersi qualche sbavatura in piu’ rispetto ai grandi. Il tema e’ quello. Nel nostro caso, la liberta’ di espressione e’, in parte, un falso problema. Dico in parte, eh…
Incidentalmente, visto che ci piace parlare di politica, faccio notare che, sul punto, nessuno (e mi riferisco anche alla minoranza), ha fatto particolari appunti sulla norma incriminata.
Trovate tutto a partire da qui
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=1415
(quando si parla di leggi, non e’ mai peccato linkare le fonti ufficiali, si capisce molto di piu’ che dalle parole dei commentatori).
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Dona un Netbook: il programma definitivo
Coma da oggetto, da oggi è disponibile il programma definitivo della conferenza, QUI.
Accorrete numerosi, il fine è benefico.
Mal comune, mezzo gaudio
Siamo tutti avvocati
Herr Doktor mi segnala che Franco Abruzzo ha pubblicato un comunicato AIGI sulla riforma dell’ordinamento forense.
Sì, perché malgrado gli studi comuni e molti avvocati (con tanto di esame superato), i giuristi d’impresa sono considerati “minori” rispetto agli avvocati del libero foro (e anche rispetto agli avvocati da albo speciale). Per giunta, la riforma già in discussione ne vuole ridurre ulteriormente onori e ruoli.
Tutto ciò in netta controtendenza a quanto succede nel mondo, se vogliamo anche soltanto nella nostra “piccola” Europa.
Linko volentieri anche uno dei post del Dok dedicati all’argomento, in particolare alla situazione europea (si vedano le slide segnalate; poche ma assai significative nell’evidenziare l’arretratezza italiana).
Dona un Netbook
E’ da poco attivo il sito dell’iniziativa “I cibergiuristi italiani per gli studenti abruzzesi” voluta da Andrea Monti e Giovanni Ziccardi e che culminerà con il mega evento benefico pescarese dei giorni 19 e 20 giugno 2009 (ne parlavo qualche post fa, pur con altre date). Una sorta di Live Aid giuridico (e de noantri… ;-).
Il sito è ancora WIP, ma presto avra’ i suoi bei contenuti tra cui il programma con tutti i nomi del caso (organizzare circa 100 giuristi primedonne non è facile).
Stay connected.
Giuristi informatici per l’Abruzzo – UPDATED
Giovanni Ziccardi ha avuto la bella idea (non è ironico, eh…) di organizzare un convegno giuridico per sostenere le popolazioni terremotate.
Qualcosa che, tradotto, potrebbe suonare come “100 laptops for students”.
A Pescara, il 30 e il 31 maggio 2009.
C’è già un gruppo su Facebook.
Io ho aderito e penso proprio che parteciperò, scendendo un po’ dalla mia torre d’avorio.
Aggiornamento del 13 aprile 2009, ore 21:20: Possibile che sia spostato di uno o due settimana. Stay connected.
Posted in Varie
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