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Category Archives: Web giuridico
Penale.it diventa maggiorenne
E’ passato molto tempo, eravamo un po’ degli *eroi*. Il mondo e’ andato sottosopra, l’editoria giuridica e’ maturata (non sempre bene, secondo me).
Molto ridimensionato, per i tanti impegni aggiuntivi – personali, familiari, professionali – ma piu’ o meno vive ancora.
Auguri Penale.it
Posted in Web giuridico
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Internet for old lawyers
Poco meno di vent’anni fa, per merito di Francesco Brugaletta e di Francesco Maria Landolfi (mai ringraziato abbastanza per quello che ha cercato di fare per l’editoria giuridico-informatica), veniva stampato “Internet per Giuristi”, per i tipi di Simone.
Una sorta di vademecum per giuristi infolesi, con tante indicazioni su come muoversi, con la toga addosso, in questo postaccio chiamato Internet. Una cosa, insomma, di informatica giuridica.
Ci avevo pure scritto una sorta di recensione.
Negli anni successivi, ho partecipato a diversi eventi dedicati all’acculturazione informatica dei giuristi (pure dei magistrati).
Ad un certo punto, però, ho pensato che fosse l’ora di smetterla. Non volevo sembrare patetico e/o presuntuoso nell’ostinarmi a credere di poter insegnare ancora qualcosa a chi aveva imparato a pedalare senza che dovessi tenerlo sempre per il sellino.
Ma il mondo va avanti e, sovente, proprio quelli che credono di aver più fiato e tecnica, si trovano indietro: per presunzione e totale assenza di curiosità.
La crescita delle persone non si ferma mai. Ovviamente, neppure quella degli avvocati.
Oggi, in una banale discussione, ho imparato un paio di cose.
La prima (ma la sapevo già) è che Internet non è più la stessa cosa rispetto a come la conoscevamo vent’anni fa. Anzi, Internet non sarà mai la stessa cosa rispetto a sé stessa, proprio perché – sapete che è un’affermazione che amo ripetere – è soltanto un mezzo mediante il quale scorre l’Umanità, nel suo continuo evolversi. In questo particolare senso, Internet “non è”,
Chi crede di aver capito tutto, definitivamente, è stolto e condannato a rimanere al palo.
La seconda cosa che ho imparato è che l’Avvocatura è intrinsecamente vecchia. Ma i vecchi non sono i verdi germogli.
Anche questa la sapevo già, ma imparare è anche ripassare.
Edit: OK, mi sono riscoperto patetico e/o presuntuoso. Pace.
Posted in Avvocati, Web giuridico
Tagged informatica giuridica, internet per giuristi
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Autopromozione > Penale.it, una nuova iniziativa
Ci siamo, oggi è il giorno: parte la collana ebook di Penale.it, nel quindicesimo anno di vita del portale.
Libri veri, non semplici articoli per il Web. Agli Autori ho chiesto rigore e ampio approfondimento (soltanto un dato formale: sono di circa 250.000 battute, almeno).
Ci sono proprio dei bei nomi e sono certo che sarà un successo.
Non è di minore qualità l’apporto dell’Editore, Antonio Tombolini, e di tutto lo staff che, ovviamente, ringrazio, anche per la pazienza.
QUI il blog-sito ufficiale della collana.
Ci si vede domani, 28 febbraio 2014, per la prima uscita.
Penale.it cerca Autori
Penale.it, il sito giuridico che dirigo da 14 anni, si sta riorganizzando. Dopo non poche difficolta’ dovute a tanti impegni personali e professionali, forse si e’ trovata una soluzione, un’organizzazione in grado di reggere quello che da solo non mi e’ piu’ possibile reggere.
In piu’ – ed e’ questa la vera novita’ – Penale.it sta realizzando una collana di ebook (per la carta, vedremo) dedicata al diritto penale.
Penale.it cerca Autori. Contattatemi privatamente.
Dura lex, sed lex (pagando s’intende) – upated
Con un articolo sul Giornale di oggi, Laura Verlicchi denuncia l’esistenza di “leggi a pagamento”. Lo Stato interviene per porre fine al fenomeno delle antenne selvagge, ma le regole tecniche non sono in Gazzetta, bensì su un volume edito da privati a pagamento. Un’assurdità, uno scandalo.
E’ una cosa che molti di noi, specie operatori del diritto, diciamo da anni: l’accesso alla legge – la cui ignoranza non è scusabile – non è libero e gratuito come – riteniamo – dovrebbe essere.
Chiariamo bene. Rispetto a qualche anno fa, quando soltanto l’eroico comune di Jesi pubblicava la Gazzetta, qualche significativo passo avanti è stato fatto. Mi riferisco soprattutto al sito-progetto “Normattiva” che, addirittura, fornisce il testo di legge vigente in un dato giorno.
In compenso, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (che, pure, partecipa al ridetto progetto) pubblica soltanto le Gazzette degli ultimi trenta giorni: indietro si paga.
E anche sul fronte giurisprudenza non si sta molto bene.
Giusto per fare un esempio, per anni il sito non ufficiale Consulta OnLine ha fatto il lavoro che spettava allo Stato, il quale soltanto di recente ha messo in piedi un servizio decente.
La Cassazione ha, invece, soltanto un “servizio novità” molto ridotto e anch’esso a tempo (almeno nei link). La parte più sostanziosa (ItalgiureWeb) è a pagamento e le tariffe non sono proprio popolari.
Infine, un paio di cose note da tempo che, però riescono sempre a stupirmi.
Sul sito della Gazzetta si legge “La riproduzione dei testi forniti nel formato elettronico è consentita purché venga menzionata la fonte, il carattere non autentico e gratuito”.
Qualcosa di simile è scritto su quello della Suprema Corte: “I documenti forniti dal Servizio Novità possono essere utilizzati solo per uso personale. E’ vietato qualsiasi uso diverso”.
Entrambe le avvertenze suggeriscono l’esistenza di qualche diritto d’autore. Eppure l’art. 5 della l. 633/41 (quella, appunto, sul diritto d’autore) dice che “Le disposizioni di questa legge non si applicano ai testi degli atti ufficiali dello stato e delle amministrazioni pubbliche, sia italiane che straniere”.
Aggiornamento del 17 luglio 2013: grazie al sempre attento Frap, nei commenti, apprendo che da quest’anno un certo archivio della Gazzetta c’è. E meno male….
Posted in Diritto d'autore, Web giuridico
Tagged comune di Jes, gazzetta ufficiale, giurisprudenza
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Penale.it reloaded
Penale.it è il sito giuridico che ho fondato nel 1999.
Dopo una gestione assolutamente amatoriale, a metà degli anni 2000 è iniziata una collaborazione con un editore che ha fatto nascere una vera e proprio redazione di giuristi.
Col tempo, però, sono venute a mancare tante risorse personali: si cresce, si prendono nuove strade, sempre più impegnative.
Siamo giuristi, avvocati, magistrati, accademici, abbiamo un altro lavoro cui dare, inevitabilmente, la precedenza su una passione come Penale.it.
Oggi, però, si cambia. Ci siamo congedati con la Redazione, cui vanno sempre i miei ringraziamenti, e sono alla ricerca di nuova collaborazioni: partner tecnici e giuridici.
Tra gli altri, sto cercando giovani interessati al diritto penale che sappiano anche utilizzare il sistema informatico (un CMS molto semplice) per pubblicare i materiali.
Potete contattarmi privatamente. Penso che, quanto meno, vi sia l’occasione per stare a contatto con il diritto vivente.
Amarcord
Pausa caffè, leggo le pagine del Levante sul Secolo. Vedo la faccia di Romanelli e, incuriosito, leggo.
Da ieri è attivo il sito della Camere Penale di Chiavari – Levante “E. Monteverde”. Convinto di poterlo trovare con Google, rientro in studio senza memorizzare l’URL (ma ricordo che si tratta di un dominio di terzo livello su sito di altri).
Google, invece, non dà risultati; e neppure Bing. Mi fermo, ma… vedi quant’è importante un nome di dominio e che, magari, non sia un lungo terzo livello?
Incidentalmente, ricordo il vecchio sito, da me realizzato nel ’98 su Geocities (anche in quel caso non decisero per un dominio proprio). Ora Geocities non c’è più, ma la Wayback Machine fa sempre miracoli.
P.S.: Chi conoscesse l’URL di quello nuovo, me lo dica, io non posso ridiscendere 😉
Penale.it su Facebook
Era un po’ che ci pensavo, ma mancava sempre il tempo.
Ho realizzato su Facebook una pagina dedicata agli aggiornamenti di Penale.it. QUI.
Qualche giorno di prove tecniche, ma, intanto, potete diventare fan 😉
Posted in Web giuridico
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Cronaca e critica uti civis
Valeria Falcone mi invia una nuova infornata di sentenze da lei commentate. Ovviamente, in tema di stampa. So che l’argomento interessa, non soltanto a Carlo Felice. Trovate tutto a partire da QUI.
In particolare, ne segnalo una riguardante Internet. La Cassazione – nel caso qualcuno ne avesse sentita la necessità – ribadisce che anche in telematica occorre rispettare i classici termini di cronaca e critica: rilevanza sociale, verità e continenza (il “mitico” decalogo del giornalista – evidentemente non soltanto del giornalista). Ma i diritti di cronaca a critica esistono, per tutti e con qualsiasi mezzo.
Cito: “I diritti di cronaca e di critica, in altre parole, discendono direttamente – e senza bisogno di mediazione alcuna – dall’art. 21 Cost. e non sono riservati solo ai giornalisti o a chi fa informazione professionalmente, ma fanno riferimento all’individuo uti civis. Chiunque, per tanto, e con qualsiasi mezzo (sia anche tramite internet), può riferire fatti e manifestare opinioni e chiunque – nei limiti dell’esercizio di tale diritto (limiti, da anni, messi a punto dalla giurisprudenza) – può “produrre” critica e cronaca“.