Domani, E-privacy 2007

Stamattina ho aperto una pagina a caso di un libro che avevo sul comodino ed ho trovato la citazione perfetta per il mio speech a E-privacy.
Si comincia domani, io saro’ a Firenze soltanto il sabato. Con grande dispiacere, perche’ c’era una cena di circolisti alla quale non volevo mancare.
Chi ha orecchie per intendere intenda…

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Recuperabili gli sms cancellati dai Nokia

Interessante post di Matteo Flora sulla scoperta di Davide Del Vecchio.
Basta la Nokia Suite e poco piu’ per recuperare sms cancellati un anno prima.
Una rivoluzione anche per la Computer Forensics.

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Beppe Grillo e Peppermint

Siamo ancora qui, col caso Peppermint.
Leggo sul blog di Grillo questo interessante passaggio: "Chi vuol fare ascoltare una canzone dal suo pc può usare delle applicazioni P2P come BitTorrent e eMule. Il brano è ascoltabile da chiunque si colleghi. Se il brano l’ho comprato, sta sul mio pc e lo voglio rendere disponibile a chi mi visita perchè non posso farlo?".
La risposta, a mio parere, e’ molto semplice, tranne per chi non vuole cercarla (e non vuole accettarla). Sta nella legge, giusta o sbagliata che sia.
Art. 171, comma 1, l.d.a. (per estratto): "Salvo quanto previsto dall’art. 171-bis e dall’articolo 171-ter, è punito con la multa da lire 100.000 a lire 4.000.000 chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma:
[omissis]
a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un’opera dell’ingegno protetta, o parte di essa
".
Non penso che il legittimo acquisto del brano legittimi la messa a disposizione via P2P.

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Ancora sul caso Peppermint

In un commento al post precedente, mi e’ stato chiesto di approfondire il mio pensiero gia’ esposto su P2P Forum Italia. Onorato.
L’ho fatto sempre nei commenti, ma lo ripropongo come post, un po’ piu’ elaborato, anche se il tempo e’ sempre tiranno, specie il venerdi’…[[SPEZZA]]

Francamente, non ho molto da aggiungere.
Sono, chiaramente, meno "convinto" di altri colleghi che ho letto su P2P forum. Mi sento decisamente meno sicuro su presunte violazioni della privacy, presunte violazioni deontologiche dei Colleghi bolzanini (anche se non mi piace la "disponibilita’ del procedimento penale), sulla decisivita’ di certe incongruenze nella citazione dei provvedimenti romani, ecc.
Sicuramente, ho qualche perplessita’ sulla traduzione italiana di IPRED1. Leggevo uno scritto di Andrea Monti proprio stamattina e ricordo anche
questa pagina.
Dubito, pero’, che la cosa possa essere sollevata dal singolo utente in un’eventuale causa civile o penale intentata da Peppermint.
Parimenti, non vedo fondata la questione del (presunto) trattamento di dati all’estero. A parte il fatto che non sappiamo se veramente i dati siano stati acquisiti in Svizzera (da Logistep), trasmessi in Germania (verso Peppermint) e/o in Italia (a Bolzano, dai Colleghi), la circolazione di dati personali e’ anche per l’estero (UE e non) regolata dagli artt. 42 e ss. TU dati personali.
Penso che l’esercizio di un diritto in sede giudiziaria legittimi questo trattamento (anche se, per adesso, c’e’ stato soltanto un procedimento cautelare per acquisirli).
Abbiamo, ancora, le questioni dell’univocita’ dell’hashset (che qualcuno mette in dubbio), le ombre sul funzionamento di un software che potrebbero essere spazzate via soltanto con l’apertura del codice (con tutto il rispetto, mi sembra eccessiva la conclusione del giudice romano sulla scorta di dichiarazioni unilaterali di Pepeprmint-Logistep), sulla certezza dell’immissione in Rete di un’opera protetta (completa o parzialmente fruibile), sull’identita’ di chi ha immesso (che non necessariamente corrisponde al titolare della connessione), ecc.
Ma, senza visionare tutto quello che c’e’ dietro le decisioni di Roma, vedo un po’ arduo dare certezze agli utenti.
Poi, se vogliamo fare una questione di principio denunciando il presunto carattere ricattatorio della diffida, possiamo, appunto, pensare ai principi.
Io non posso che assumere un atteggiamento pratico. Difendersi – e’ chiaro a tutti – costa (non soltanto di avvocati) e, a parte le questioni di principio, l’unica soluzione ragionevole e sostenibile mi sembra quella di affidarsi ad Associazioni di consumatori (anche se occorre verificare la preparazione in materia) oppure, in piu’ persone, a uno o piu’ avvocati, ovviamente competenti.
330 euro, a prescindere dal rapporto con la violazione, sono una posta oggettivamente bassa. Somma studiata a tavolino? Non lo so, ma il rapporto oggettivo rimane.
Anche se nessuno, giova ribadirlo, puo’ dare certezze sul blocco di un eventuale procedimento penale per il reato di cui all’art. 171, comma 1, lett. a-bis) l.d.a.

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Caso Peppermint e dissenting opinions

P2P Forum Italia sta aggregando un po’ di pareri legali (alcuni anonimi) sul caso Peppermint delle 4.000 (o poco meno) raccomandate di richiesta danni/transazione per fatti di P2P asseritamente illecito.
Si conferma la relativita’ del diritto.

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Autopromozione > Controlli a Distanza e Controlli Difensivi sui Lavoratori

Organizzato da LRA, a Milano il 31 maggio 2007.
Questa volta hanno voluto il penalista.

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GO!!!

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Concorrenza (?)

Ho letto, tempo fa, questa frase, ma soltanto ora la ripropongo perche’ ci ho riflettuto.
"La sezione dedicata al diritto penale nasce, sin dagli inizi, come "seconda" alla ben piu’ famosa Penale.it di Daniele Minotti, penalista indubbiamente capace.
Persistere nel tenere aperta questa sezione e’ una scelta niente affatto scontata. Come giustificare ai lettori che si sta realizzando qualcosa che altri gia’ fanno, e bene?
Crediamo che ci sia un buon motivo: noi facciamo bene informazione e copriamo piu’ fonti.
Cosa dovrebbe farvi credere che possiamo farlo meglio di Penale.it o di altri siti?
".
Tratta da Iusseek/penale.
Bene, Penale.it non si mette in concorrenza con alcuno. Non perche’ si creda il migliore, ma perche’ non fa business, non vende alcunche’. Ha degli ads, ma servono a coprire spese, spesette e impegni.
Penale.it, un anno e mezzo fa, ha fatto una scelta: si e’ messo con un editore (Nyberg), ha organizzato una redazione e fa il suo "sporco lavoro" con una linea che si spera rigorosa, senza sbavature sulla cronaca.
Valentino, tempo addietro, mi chiede di partecipare a Iuseek/penale, ma io ho diversi impegni (come tutti) e quel poco di tempo che mi resta preferisco dedicarlo alle mie cose, a quello che posso controllare con una linea editoriale mia.
Nessuna concorrenza, non capisco…

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Belin che ZenaCamp!

Post di rito post-ZenaCamp, anche se in diversi siamo d’accordo che il migliore e definitivo sia quello di Zuck: semplice, efficace, garbatamente emotivo (in perfetto stile genovese dove si vive nel pudore dei sentimenti). Il mio è soltanto cronaca personal-emotiva.
Inizio a scrivere domenica sul palmare, davanti all’articolo che il Secolo (non d’Italia) ci ha dedicato; e sono al settimo cielo.
Cronaca. Sabato. Arrivo un po’ stanco, ma parecchio eccitato: il mio primo camp![[SPEZZA]]
Entrato, da Piazza Matteotti, a Palazzo Ducale (un tempo anche sede del Tribunale, prima di traslocare a Pammatone), ho qualche difficoltà a trovare la sede della "non conferenza": era segnalata meglio da De Ferrari.
Arrivato dopo aver salito una suggestiva chiocciola metallica, entro e la cosa che mi colpisce subito è… un apparente "profumino" di ascelle (notato anche da altri). Poi, ho capito che si trattava della focaccia con la cipolla (molto valida, non pesante), non segno di scarsa igiene dei camper.
Chiamo Mitì e mi dice che è alla reception. La raggiungo e, dopo i saluti di rito, faccio per registrarmi.
Naturalmente, mi chiedono il nome per smarcarmi e quando lo dico spunta subito uno, piuttosto lungo ;-), che esclama "Ma tu sei Daniele Minotti"? È Massimo Moruzzi, Dotcoma e, vicino, c’è Alberto Mucignat che non avevo visto subito. Baci e abbracci. Mitici entrambi. Alberto già incontrato di persona, Massimo sentito per telefono per "intercessione" del Mante.
Giro ancora un po’. Bella gente. Certo, tutti un po’ "particolari" (anch’io sono parecchio informale), ma fanno un’atmosfera molto calda e gradevolissima. Sorrisi, non di circostanza. C’è molta tecnologia, molti Mac (bellissimi, non lo posso negare…). Molte reflex digitali, mi sta tornando la passione per la fotografia fatta come si deve (favoloso il reportage di pseudotecnico).
Impossibile non notare Robin Good con la sua camcorder e quello zaino homemade che svela libertà, creativita, tecnica ed eccentricità. Che vuoi di più?
Vago ancora un po’ per le tre stanze (Pesto, Focaccia e Farinata) recidivo sulla focaccia (quella del buffet, da mangiare veramente).
Sostengo che, in linea di massima, la migliore focaccia è levantina (del Levante ligure, sino a Sestri Levante) e non genovese, ma quella con la cipolla che ho provato al camp è parecchio equilibrata. È fatto piuttosto raro ed ottiene il mio plauso incondizionato.
Purtroppo, niente "giancu" (vino bianco); sarebbe stato d’obbligo per una vera colazione alla genovese.
Aspetto Laura, la mia amica aspirante blogger che alloggia al Porto Antico, e, durante l’ennesima pausa sigaretta, scorgo Roberto. Mi avvicino, ci salutiamo e mi presenta Quasi.dot (che pare sia un mio lettore – arrossisco). Persona squisita, dal sorriso sincero (virtù rara). Più tardi scoprirò che abbiamo molte conoscenze in comune, informatiche e avvocatizie.
Arriva Laura, facciamo un po’ capannello e, alla fine, decidiamo di salire.
Convinco Roberto ad iscriversi. Ci sono trofie e pesto per tutti offerti da San Lorenzo. Da portare a casa (evitiamo la cena al Massoero…) e, poi, conosce anche "la ragazza con il Mac", Marina RedPill.
Ora parla Mitì e, a seguire, Tambu. Belle esperienze di blogger, belle idee (Laura si pensa anche una cosa – secondo me geniale – per salvare la memoria blog).
Viene in mio turno. Intervento programmato sui rapporti tra Web 2.0 e legge. Pensavo al caso Google Italia e alla sentenza di Aosta a proposito della responsabilità del blogger. Ma, subito, si divaga molto: scientificità ed autorevolezza dei blog (ma anche delle testate giornalisitche…), libertà di espressione del pensiero, server all’estero (purtroppo una leggenda metropolitana che non si riesce a sfatare), ecc.
Mi dimentico di presentarmi, me lo fanno notare. Quando dico che mi occupo di diritto dell’informatica, mi fanno subito il nome di Giuseppe Corasaniti. È un onore.
Quindici minuti di intervento, avevo promesso brevità. Mi congedo con inattesi applausi.
Fumo molto, chi mi conosce lo sa. Altra pausa sigaretta e noto una bella ragazza che, poi, scoprirò essere fidanzata e co-speaker, in tema di hacker, di Alessio "mayhem".
Quello con Alessio è stato proprio un bell’incontro. Mi ferma e, semplicemente, mi dice "Sono mayhem".
Veronese simpaticissimo. Fidanzata bella e brava (non l’ho notata soltanto io…). Un sorriso splendente e pulito. Con Alessio saremo insieme a E-privacy 2007. Se facciamo, col Circolo, la cena del venerdì lo chiamo sicuramente.
Una passata, si mangia a Mentelocale (posto molto carino che non conoscevo). Abbiamo il nostro bigliettino lasciapassare (il mio, n. 69… bah…).
Mi aspettavo trofie e andale e invece: cima, salamone, prosciuttone, torte di verdura, seppie in umido (così mi sembrano, non mangio molto pesce e non sono un esperto) e… trenette avvantaggiate. Vino bianco (poco) e rosso.
Siamo a tavola io, Laura, Roberto e Quasidot. Vicino c’è Smilza che si presenta e spiega l’origine del suo nick.
Cazzeggio in giro e arruolo Alessio e fida. Ricazzeggio e mi appare Stefano Vitta versione motard. Lo prendiamo in carrozza insieme a Lara.
Foto di gruppo rubata da Silentman, alias il Brad Pitt del blog. Ovviamente… il nasone sullo sfondo e’ il mio…
Laura e Lara, appena avvicinatesi, familiarizzano subito parlando della Dotta. Io ascolto un po’, incuriosito. Ho finito le sigarette e scrocco.
Stefano si allontana per fare la blogstar e, così, porto le ragazze a fare un giro per Genova. Caffè, vicoli, fainotti e… San Lorenzo che è chiusa, purtroppo.
Risaliamo e, letteralmente, picchio dentro la relazione di Michele Favara Pedarsi. Parla di WiMax, del problema delle frequenze, cita un "margheitin" come me (originario di Santa Margherita Ligure) che avevo già incrociato, lieto della presenza anche se per basse ragioni di campanile.
Mi butto nella discussione, interrompendolo. Reagisce e, poi, mi chiede chi sono. Glielo dico, si mette le mani tra i capelli (beato lui…) e borbotta qualcosa.
Io, che sono di un pavone che non potete immaginare, gli dico "Hai visto la Madonna"?. Continuiamo, la discussione si fa interessante, ma il tempo stringe.
Ne riparliamo de visu dopo il suo speech, ci intervistano "a due" su Robin Good TV e progettiamo di scrivere un intervento a quattro mani su PI. Vengono fuori molte conoscenze comuni, ma è assolutamente normale anche se si parla di rapporti telematici.
Sono un po’ cotto, raggiungo un divanetto insieme a Laura. Lei prende il suo Nano pink, io il mio full. Spiaggio letteralmente dentro gli AON e al loro album controverso dedicato a Debussy.
Passo l’iPod a Laura affinché lo ascolti e, poi, le metto Lovebeat, una particolare versione di Moments in Love di cui avevamo discusso tempo addietro (colonna sonora del matrimonio di che vip?).
Mi appisolo sulla sua spalla, ne ho bisogno e ci sto bene.
Mi riprendo poco dopo, vado in bagno e mi rinfresco. Passo per la sala dei blogger dotti che parlano di democrazia 2.0. Ascolto qualcosa, ma confesso di non condividere l’atteggiamento che mi appare parecchio snob, per nulla vicino a tutti coloro che della democrazia dovrebbero godere. Forse sono io il vero snob, non lo escludo, ma vedo che non sono l’unico perplesso.
Cala la tensione, cala l’interesse, cala la sera. Usciamo, saluto Laura e, mesto (anche perché non potrò partecipare alla cena), inforco lo scooterone.
Spedito, viaggio sulla A7 direzione Livorno. Arrivo a Rapallo molto eccitato.
Grazie all’organizzazione: Marco Formento, Andrea Beggi, RedPill, Tambu, Federico Fasce. Dimentico qualcuno?
Camp assai poco genovese: per generosità e cordialità. Non dimentichiamo il mito dei genovesi parsimoniosi e malmostosi. Non potremmo godere di queste cose meravigliose, eccezioni nella nostra città morente.
QUI le parole, QUI le immagini.
Grazie a mctiziana per la foto del mio intervento.
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E-privacy 2007 versione definitiva

Tutti i particolari di E-privacy 2007, finalmente, grazie all’infaticabile Calamari.
Programma molto ricco, molti circolisti e Mayhem, conosciuto di persona ieri a ZenaCamp.

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