L’avvocato De Busillis

Dico subito che si tratta di un video pubblicitario (di un software per avvocati), ma e’ spassosissimo.
QUI, su YouTube.

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Zenacamp, ci siamo

Domani prendo lo scooter e vado a Genova. Destinazione ZenaCamp.
Ho proposto una mia presentazione dal titolo Lex 2.0, ma… sara’ senza presentation 😉
Non so che mettere nelle slide, andro’ a braccio, come al solito.
Il tema, al di la’ del titolo piu’ suggestivo che esplicativo, sara’ il rapporto tra la legge e il Web 2.0.
Penso subito al caso Google Italia. Un fatto molto preoccupante.
Temo che, allo stato, a parte la responsabilita’ di chi scrive e immette qualche materiale illecito in Rete, si faccia di tutto per responsabilizzare i fornitori di servizi. E l’ultima novita’ e’ IPRED".
A domani.

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Paternità

Io, della politica, capisco sempre meno.
La paternita’ dell’IPRED2, che punta molto sulle sanzioni penali, appartiene anche a Nicola Zingaretti (fratello dell’attore Luca ZIngaretti), politico diessino di spicco.
Ancora meno capisco questa confusa autocelebrazione dove contraffazione, pirateria, crimine organizzato e tutela del consumatore sono mischiati insieme a dichiarazioni demagogiche sul download per uso personale non lucrativo. Perche’ bisognava farlo, mica si puo’ dirla tutta (la verita’).

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Linee guida del Garante: impugnazione

Insomma, pare che le "linee guida" su email e Internet in azienda siano state impugnate in sede amministrativa.
Mi e’ stato fatto il nome del ricorrente, ma, non essendo sicuro, evito di riportarlo.
Invece, fonte attendibilissima riferisce che i motivi di impugnazione ruotano intorno all’indebita limitazione dei poteri organizzativi e di controllo del datore di lavoro.
Da questo traggo che il "lamento" (sacrosanto) di carattere generale e’ sempre e’ soltanto uno: il Garante faccia il Garante e non il legislatore.

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La Stampa intervista Giuseppe Corasaniti

QUI, su Web.
Molto interessante la disamina-critica dell’IPRED2. Da non perdere.

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E-Privacy 2007

Ieri, Marco Calamari mi ha confermato la mia partecipazione a E-Privacy.
Parlero’ della legislazione italiana sui cybercrimes, svelando l’esistenza di un vero e proprio atteggiamento tecnofobico (non e’ che abbia fatto una gran scoperta, eh…).
Personalmente, amo ricordare che Giovanni Paolo II scrisse "Non abbiate paura delle nuove tecnologie"!.

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Folena: depenalizziamo il download (ROTFL)

Sul blog di Pietro Folena compare il testo di un’intervista rilasciata al La Stampa dallo stesso politico di PRC.
SI parla di SIAE, FIMI, DRM, equo compenso, brevetti, Creative Commons e… naturalmente… anche di P2P.
"Il download va depenalizzato", questo il titolo dell’articolo.
Bene. Chi speiga a Folena (e a tanti altri nostri politici) che il dowload e’ gia’ penalmente irrilevante?
Ok, se scarichi metti anche in condivisione (con la maggior parte dei client), pero’ la differenza va tenuta ben presente.
Cosi’ impostata, la proposta incontrera’ sempre due facili e vincenti critiche: 1) il donwload non e’ penale, come detto sopra; 2) un conto e’ scaricare per conto proprio, altro e’ diffondere ad un pubblico indeterminato.

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Il codice di condotta per i blogger

Francamente, pensavo che, dopo l’euforia dei primi giorni, la notizia del codice di condotta per i blogger fosse destinata a sgonfiarsi da sola.
Invece, oggi vedo che Anna Masera rilancia la cosa aprendo uno spazio di discussione.
Che ne penso io? Ammesso e non concesso che la mia prospettiva interessi a qualcuno, devo dire che la questione mi pare parecchio oziosa, inutile e da vera perdita di tempo.
Bastano le regole del vivere comune e un pizzico di Netiquette (giusto per capire come le regole appena viste possano combinarsi/adattarsi alle nuove tecnologie).
E’ realmente preoccupante che illustri come Tim O’Reilly vogliano, in qualche modo, fissare delle regole laddove non servono; se non per creare nuovi vincoli senza alcuna base giuridica. Mi sembra bastino i legislatori e la creativita’ di certi giudici.

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Formazione professionale atipica

Torno dopo un (relativamente) lungo periodo di silenzio.
Intanto, tutto bene, nel caso interessasse a qualcuno. Mi sono accadute anche alcune cose molto belle e, tuttavia, incasinanti. Pace, vanno vissute.
Rientro non con un post in tema di IT law, bensi’ con uno sugli avvocati.
Come sapete, da poco tempo anche per gli avvocati e’ stata introdotta la formazione permanente con crediti, ecc.
Ecco il regolamento che, tra le altre cose, afferma che "il primo periodo di valutazione della formazione continua decorre dal 1 gennaio 2008".
Portofino, 14 aprile 2007. Si tiene un Convegno sulla "Pecorella-bis" organizzato dalla Camera Penale di Chiavari e Levante (Camera per la quale, nel 1998, pensai il sito Internet, poi naufragato). Dunque, a 5 km. da casa mia. [[SPEZZA]]Me l’aveva segnalato un collega il quale mi aveva anche ricordato anche che valeva per i crediti formativi. La pagina web (sul sito dell’Unione) conferma questa cosa.
Non sono andato, per una serie di ragioni, pero’…
A parte il fatto che, se tutto va bene, posso avere crediti senza partecipare come mero "uditore" (chi mi conosce sa che sono tanto presuntuoso da non amare la partecipazione a convegni dove non parlo), come detto sopra il periodo di valutazione non e’ ancora iniziato.
Diciamo subito, senza tanti giri di parole, che l’affermazione contenuta nel sito e’ falsa.
Mi sono consultato con alcuni colleghi piu’ autorevoli e:
1) c’e’ il primo ostacolo, gia’ accennato, dell’inizio al 1° gennaio 2008 (anche se Venezia sembra volersi regolare diversamente);
2) ancora prima, se vogliamo, c’e’ un ostacolo logico rappresentato dall’entrata in vigore del regolamento sulla formazione che e’ fissata al 1° luglio 2007, dunque dopo il convegno;
3) secondo il regolamento (art. 3), gli eventi devono essere accreditati dal Consiglio Nazionale Forense, dalla Cassa Forense o dai singoli Consigli; le singole camere penali (ed anche l’Unione) non c’entrano;
4) sempre secondo il regolamento (art. 7), gli eventi devono essere "programmati" dai suddetti enti con un documento presentato entro il 30 novembre di ogni anno; non mi risulta che l’evento concreto sia stato cosi’ programmato. Salvo smentite.
Vabbe’… viva l’avvocatura. Bella ed ennesima figura…

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Sed Lex > Stampa silenziata dal Garante

(da Punto Informatico del 27 marzo 2007)

Roma – Perché in molti (quasi tutti, per la verità…) se la prendono col Garante in relazione allo stop mediatico sui fatti di Vallettopoli? Non è difficile leggere, tra le righe (ma anche espressamente), accuse di “coperture” politiche. continua a leggere

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