XML to WordPress

Causa possibile cambio piattaforma, cercasi anima pia in grado di darmi qualche dritta per convertire gli archivi mensili xml di questo blog in qualcosa di digeribile a WordPress. Magari senza perdere tutto…
Risposte nei commenti o anche via email.
Grazie.

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Bambini d’Europa

Premessina. Io, da adolescente, ho avuto la mia vita sessuale. Penso giudiziosa. Non che fossi tutti i momenti nei bagni con una ragazzina diversa, ma ho fatto le mie esperienze.
Se, pero’, fossi oggi minorenne rischierei parecchio, financo una condanna in sede penale’.
Ieri ho letto una notizia un po’ allarmante sul Corriere. E’ un vero peccato, pero’, che la nostra stampa non si accorga che il problema e’ anche italiano. Come gia’ anticipato su questo blog. QUI, QUI e anche QUI.
Il punto e’, in effetti, la legislazione comunitaria che dice una cosa discutibile da cui possono discendere certi disastri: il minore di diciotto anni e’ un "bambino".
Anche questo mi sembra un assalto geriatrico…
La notizia, poi, fa pari con questa. Insomma, dobbia rendere proibito il sesso ai ragazzi cosi’ riscopriranno il gusto del proibito e riprenderanno a comprare pornografia.
Azzeccato, infine, il commento di Maria Laura Rodota’.

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Pacchetto sicurezza e banca dati DNA

Sebbene non riguardi moltissimo il diritto delle nuove tecnologie, in Rete se ne parla molto, forse per le sue implicazioni in tema di dati personali, sempre care agli internauti.
Penale.it pubblica un ampio commento di Monica A. Senor sulla proposta italiana. Da leggere anche se, ovviamente, in "legalese".

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Tra i due litiganti…

Ho l’impressione che questa storia della proposta dmin.it stia facendo il gioco di chi si vorrebbe contrastare.
Confesso di non aver approfondito a dovere (dunque, non entro nel merito), ma tra Chiariglione, Rossato (e anche un po’ Nuti, Calamari e Scorza) e la replica di dmin.it alla fine il rischio sia quello di non andare da nessuna parte.
Che e’ un peccato.

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Arriveremo a 18 anni?

Stamattina mi sono letto bene il pezzo di Spinelli sul ddl C-3241, in particolare sul reato di adescamento di minorenni che si vorrebbe introdurre. Ho fatto un piccolo accenno nel post precedente e riparto da quello.
L’eta’ del consenso sessuale, piaccia o meno, e’ normalmente di quattrodici anni. E’ un punto fermo, piaccia o meno.
Noto, pero’, che la legislazione recente sta seguendo tutta un’altra strada, vale a dire quella del consenso sessuale con la maggiore eta’. Ma, se proprio lo si vuol fare, bisognerebbe dirlo piu’ chiaramente, senza girarci intorno togliendo pezzettino per pezzettino ad una regola che, alla fine, rimarra’ soltanto formale.
Chi legge un po’ la cronaca e questo blog sa, ad esempio, che malgrado l’eta’ di cui sopra, i minorenni non possono "autoprodursi" materiale pedopornografico, neppure per uso personale (come, invece, proposto in un disegno di legge di qualche tempo fa seccamente stroncato sul punto). Giusto o sbagliato, difficile rispondere. Ma il fatto che sia stata avanzata una proposta nel senso dell’autoproduzione, mi consola perche’, evidentemente, non sono l’unico ad avere qualche perplessita’.
Poi, e’ venuta la prima versione del reato di adescamento dove si puniva anche l’intenzione di sedurre. Con quel testo, un minore che avesse corteggiato un altro minore sarebbe stato punito, peraltro con pene non lievissime (e non mi si venga a dire che, intanto, esistono l’irrilevanza del fatto, il perdono giudiziale, la messa alla prova…).
Ora arriva il nuovo testo, per la verita’ molto piu’ equilibrato proprio per la cancellazione della seduzione fine a sé stessa, ma ancora troppo indefinito per apparire conforme alla Costituzione. E quello che mi allerta ancora di piu’ e’ il passaggio della relazione citato nel post precedente, segno di un chiaro piano per limare il consenso sessuale dei minorenni: i "grandi" pensano che i minorenni non debbano fare sesso con loro.
Il tema non e’ da poco, me ne rendo perfettamente conto anche perche’ ho due figli. Ma, semmai, va discusso andando direttamente al punto (quello dell’eta’ del consenso sessuale) non in questo modo subdolo e un po’ (tanto) ignorante.

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Sesso e minori

"Il fine e` sempre lo stesso: cioe` quello di convincere la potenziale vittima della normalita` dei rapporti sessuali tra adulti e minori".
(tratto dalla relazione al ddl C-3241, pag. 9 del pdf).

Giusto o sbagliato che sia, in Italia l’eta’ del consenso sessuale e’, normalmente, di quattordici anni. Dunque, e’ altrettanto "normale" (del senso di "legale") che un maggiorenne (adulto? Che senso ha questo termine?) possa legalmente avere rapporti con minori, comunque almeno quattrodicenne, come regola.

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Ingegneri e avvocati

Un ingegnere muore e finisce all’inferno.
Trovatosi di fronte a Satana, protesta "Ma io sono un ingegnere, che ci faccio qui all’inferno"?
E Satana "Taci e non discutere".
L’infero e’, effettivamente un inferno: caldo, fumi, lava; e, cosi’, l’ingegnere decide di fare qualcosa.
Progetta un impianto di condizionamento, prende un po’ di dannati e dirige i lavori. All’inferno, ora, c’e’ un bel fresco.
Poi, si rende conto che non si puo’ fare il bagno nella lava… Ci pensa un po’, progetta una bella piscina, la realizza con il suo cantiere. Favoloso! Una piscina con tanto di bar galleggiante.
E il fumo? Non si respira. Ecco pensato un impianto di aspirazione. Realizzato in un attimo.
Un giorno, San Pietro telefona a Satana: "Senti, non e’ che, per caso… hai un ingegnere? Sai, lo aspettavamo e non e’ mai arrivato…".
– "No, San, non c’e’".
– "Senti, non raccontare storie. Sappiamo benissimo che e’ da te, per sbaglio. Se non me lo rimandi entro cinque minuti, ti cito in giudizio con i migliori avvocati".
"E dove lo trovi un avvocato in paradiso"?

(thanks to Laura)

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Liberi tutti

I Tre Porcellini e Biancaneve e i Sette Nani sono, oramai, di pubblico dominio, quindi…
L’ha statuito la Cassazione (III Sezione Penale) con una sentenza che, però, al pari di quella relativa al contrassegno SIAE, risulta ampiamente censurata.
Non che i suddetti cartoni animati siano la cosa più importante del mondo, ma la decisione e’ fondamentale anche per altre opere analoghe e coeve. Si tenga conto della prima proiezione in Italia, rispettivamente 1933 e 1939.
Per il resto, la sentenza e’ uno stimolanete sunto dell’evoluzione del diritto d’autore nel nostro Paese che, addirittura, investe anche il Trattato di Pace dell’ultima guerra che ha riconosciuto privilegi ai vincitori anche in questo settore.
30, 50 e 70 anni di diritti patrimoniali… Rifletto e penso che piu’ le mode e la produzione sono fulminanti nei tempi, piu’ la durata dei diritti si allunga. E’ una contraddizione. Magari e’ l’effetto vintage…

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Anche la detenzione…

Che anche la mera detenzione di materiale pedopornografico fosse punibile, gia’ si sapeva perche’ il reato e’ previsto dall’art. 600-quater c.p. Dunque, certe notizie lette nei giorni scorsi sono non notizie.
Diverso e’ il discorso della sua legittimta’ costituzionale. La Suprema Corte ne tratta, pur in poche righe, e dice, in buona sostanza, che si punisce (anche) il consumatore finale perche’ alimenta la produzione.
Dunque, la norma e’ legittima e neppure deve essere mandata alla Consulta.

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Videotelefoni e scuola

Andiamo subito al punto: il Ministro dell’Istruzione non fa leggi. E neppure il Garante c.d. "della Privacy".
Cosi’, quanto pomposamente titolato dai vari media online circa l’odierna Direttiva di Fioroni, non e’ corretto. Come non e’ corretto sostenere che l’uso di videotelefoni a scuola comporta sicuramente l’irrogabilita’ di sanzioni amministrative pecuniarie sino a 30.000 euro.
Si legga l’art. 5, comma 3, del T.U. Privacy: "Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all’applicazione del presente codice solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. Si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di responsabilità e di sicurezza dei dati di cui agli articoli 15 e 31".
La ripresa, di per sé, non è diffusione o comunicazione sistematica. Altro paio di maniche è la diffusione mediante servizi Internet o via bluetooh o MMS.
Devo dire, pero’, che la Direttiva e’ molto attenta a questi profili richiamando non editti ministeriali ma norme di legge. A differenza di quanto accaduto tempo fa ove i media, sulla scorta delle dichiarazioni della Polizia Postale, parlarono subito di multe per un caso di mera ripresa.
Beninteso che anche la semplice ripresa puo’ essere un gesto di maleducazione alterante la funzione scolastica.

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