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Tag Archives: Cassazione Sezioni Unite
Se l’accesso abusivo non è uguale per tutti
Approfitto del post di Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito in tema di accesso abusivo a sistema informatico o telematico.
In questi giorni si è avuta notizia di una sentenza del GUP di Brescia (per la verità, pubblicata su Penale.it sin dal 31 marzo) che ha fatto subito discutere.In sostanza, l’imputato (nel caso concreto, un Ufficiale di Polizia Giudiziaria), pur legittimato all’accesso al sistema (il sistema informatico di gestione dei Registri Generali – RE.GE.), aveva effettuato alcune ricerche su terzi per finalità diverse da quelle per cui è autorizzato. Malgrado ciò è stato assolto (mi scuso, nella prima versione c’era un NON di troppo, chiaro refuso, sembrava fosse stato condannato)..
Ma come è potuto succedere?
In estrema sintesi, l’accesso abusivo di cui discutiamo è previsto e punito dall’art. 615-ter c.p., il quale contempla due distinte ipotesi:
- una “commissiva”, di colui che “abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza”;
- l’altra “omissiva”, di colui che “vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo”.
Il caso preso in esame dal Giudice bresciano è stato contestato in relazione a questa seconda ipotesi, ma si è concluso che se le finalità diverse (il consultare il registro per scopi diversi dal lavoro in Procura) non erano anche illecite, l’imputato doveva essere assolto.
Conclusione un po’ discutibile, sia perché bisognerebbe ricordare che esiste pur sempre il reato di trattamento illecito di dati personali, sia anche – ma non è un argomento strettamente giuridico – perché da un pubblico ufficiale, non un privato cittadino, è lecito pretendere un più elevato livello di conformità, a maggior ragione in relazione a dati giudiziari.
Ma non tutti sono d’accordo. Sono, infatti, sufficienti le diverse finalità oppure occorre che esse siano anche illecite? Il contrasto, in realtà, si è manifestato anche in Cassazione. Per questo motivo, la V Sezione Penale, dopo un interessante excursus sullo stato della giurisprudenza (con tanto di nomi “illustri”) ha rimesso alle Sezioni Unite. Udienza fissata per il 23 giugno 2011.