Mi colpisce il titolo dell’articolo su La Stampa online: "Il decalogo per la sicurezza dei cybershopper". Penso… sara’ una guida per non prendere fregature nello shopping telematico. Cosa buona, sempre opportuna.
E invece no… C’e’ di mezzo la BSA e, dietro la maschera dell’altruismo natalizio, nasconde un comunicato che mira a difendere soltanto i produttori di software. Per favore, ditemi quale puo’ essere la rilevanza degli acquisti, inconsapevoli, di software taroccato…
Rimediamo, senza poter vantare i lettori del quotidiano torinese. Ecco, ad esempio, cosa dice Il Sole 24 Ore riportando anche le indicazioni di PayPal (visto che le aste online sono sempre piu’ diffuse). Parliamo di fregature vere: acquisizione illecita di dati personali/bancari (es.: phishing), commercianti inesistenti, transazioni non sicure, ecc.
Aggiornamento del 12 dicembre 2006: ecco, su Repubblica c’e’ questa guida (vera) al commercio elettronico sicuro.