Il Garante e il caso Peppermint

Tangue, nei commenti ad un post precedente, ci ha prontamente notiziato che "il Garante privacy si costituisce in giudizio" (paro paro dal comuncato stampa del Garante, QUI).
A parte il fatto che quando c’e’ da tutelare la pur sacrosanta privacy di alcuni potenti si interviene "tempo zero", mentre quando c’e’ sempre un dubbio sulla violazione a danno di "3.636" persone, malgrado la notifica dei ricorsi ci si fa vivi soltanto quando la protesta monta (e ribadisco che, secondo me, non e’ molto fondata), c’e’, temo, un problemino.
Siccome non sia tutti fessi, ci sono persone come Guido Scorza che si sono posti un elementare interrogativo (non per fare il bello, ma me lo sono posto anch’io. ieri sera dopo aver letto il commento di Tangue). Dove si vuole costituire il Garante?
Mi risulta che i procedimenti cautelari riguardanti i due provider si siano ampiamente chiusi (tant’e’ vero che hanno dovuto cedere i dati associati agli IP), mentre non sappiamo nulla di (secondo me improbabili) analoghe procedure nei confronti di altri ISP.
Che ci sfugge?

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