Amarcord: correva l’anno 2000

Stavo scrivendo un post sul diritto d’autore, con qualche riflessione piu’ ampia rispetto al recente caso Peppermint.
Sono andato a rivedere alcuni miei scritti di qualche anno fa ed ho trovato un riferimento al progetto di legge "Prodi-Veltroni" C4953-bis quello che, insomma, ha condotto alla l. 248/2000 che, tra le altre cose, ha inasprito pene e introdotto il bollino SIAE a tutto campo.
Molte voci dissenzienti, ma, alla fine, larghissima approvazione.
Mi piace ricordare e riportare tre interventi, decisamente trasversali. Fatevi un’idea…[[SPEZZA]]
 
TIZIANA PARENTI.
Signor Presidente, preannuncio il voto contrario dei deputati del gruppo misto Socialisti democratici italiani. Se è vero che vi è necessità di una legge e se è vero – come dice l’onorevole Saponara – che nessuna legge è perfetta, quella che stiamo per votare è esemplare per la sua imperfezione e per il grande errore che contiene. Signor Presidente, non è vero che in Commissione abbiamo lavorato serenamente, ma è vero che abbiamo lavorato sotto la pressione di gruppi di interessi. Ritengo che sia insopportabile ed inammissibile il fatto che siamo coartati a scrivere cose aberranti come quelle contenute nella proposta di legge, solo perché pressati da gruppi di interesse! Tutti ricorderanno (non ritengo necessario fare alcun accertamento per individuare il responsabile) quando sui più grandi giornali vi fu un momento di stasi in Commissione e fu pubblicato un articolo di un’intera pagina addirittura contro la Commissione stessa! Non so se in quel caso abbiano pagato il bollino.
Signor Presidente, se vogliamo disciplinare la materia, dobbiamo farlo in modo serio, senza escludere la possibilità che vi sia una diffusione della cultura: in un paese che vive una crisi profondamente culturale si vuole, addirittura, impedire che nelle biblioteche si possano acquisire copie di libri che non sono più in circolazione! Si ritiene che una rassegna stampa sia un’opera dell’ingegno solamente perché così si pagano due volte i diritti alla SIAE, agli editori e a quanti altri (Applausi dei deputati del gruppo misto Socialisti democratici italiani e del deputato Possa)! Si aumentano le pene e si creano, addirittura, altre fattispecie penali con sanzioni che non vengono comminate neppure per reati che mettono in pericolo la collettività!
Signor Presidente, nell’esprimere il nostro voto, dobbiamo essere tutti consapevoli che abbiamo mortificato una volta di più la cultura e la creatività e siamo stati, una volta di più, schiavi di gruppi di interesse (Applausi dei deputati dei gruppi misto Socialisti democratici italiani e misto-Rifondazione comunista-progressisti e di deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l’Ulivo e di Forza Italia).
 
PIER PAOLO CENTO.
Signor Presidente, desidero richiamare la sua attenzione e quella dei colleghi su quanto ha dichiarato l’onorevole Parenti. Credo infatti che questa Assemblea non possa procedere come se nulla fosse dopo che una collega, nella dichiarazione di voto finale sul provvedimento in esame, ha parlato di lavoro svolto dalla Commissione (e quindi della determinazione della volontà dei singoli parlamentari) sotto la coercizione e la pressione di lobby e di gruppi di interesse non meglio definiti, nella formulazione e nell’approvazione di questa legge.
È evidente che, se ciò è vero (e non ho motivo, ovviamente, di dubitare del fondamento della dichiarazione fatta dall’onorevole Parenti), si apre un problema serio, che la Presidenza della Camera non può ignorare: al contrario, deve avviare con la dovuta attenzione una verifica del fondamento di ciò che è stato dichiarato dall’onorevole Parenti.
Credo che questa Camera, se ha dignità, se ha rispetto di se stessa, non possa non affrontare, al di là del giudizio sul merito di questa legge, la questione posta dall’onorevole Parenti. È necessario che da parte della Presidenza si accerti quali pressioni siano state esercitate per far approvare questa legge e si verifichi se tali pressioni abbiano determinato un comportamento dei singoli parlamentari non determinato da un libero convincimento nell’espressione dei voti sui vari emendamenti ed articoli. Credo che tale situazione dovrebbe suggerire al Presidente della Camera una sospensione della votazione finale, per svolgere un accertamento rigoroso su ciò che l’onorevole Parenti ha dichiarato.
Se infatti questa legge venisse approvata con l’ombra di una pressione non legittima esercitata nei confronti dei parlamentari, si determinerebbe non solo nel merito, ma anche nel metodo un problema serio, di rilievo anche costituzionale, rispetto al mandato che senza vincoli ciascuno di noi riceve nel momento in cui viene eletto al Parlamento.
 
TEODORO BUONTEMPO.
Signor Presidente, anziché promuovere, come ritenevo, un’inchiesta sulla SIAE, sugli stipendi dei suoi vertici (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania), gonfiati e vergognosi per qualunque persona civile, e sui privilegi assegnati per anni alla SIAE, il Parlamento, prendendo a pretesto la riproduzione impropria, illegale e illegittima da combattere, dà alla SIAE, senza un’inchiesta amministrativa sull’uso dei fondi, un premio tale da impedire persino ad uno studente di scuola media di fare una fotocopia per una ricerca (Applausi dei deputati del gruppo della Lega nord Padania). Questo è il provvedimento che stiamo approvando!
Pur nel massimo rispetto di chi ha esaminato a fondo questo provvedimento, ritengo che si sarebbero dovuti separare nettamente i casi di abuso e di uso improprio speculativo. Credevo che nel testo vi fosse almeno un riferimento alla riproduzione a scopo di lucro: se non c’è lo scopo di lucro come si può applicare una pena anche per una sola fotocopia?
A mio parere, chi vuole questa legge vuole dare un segnale forte al protezionismo di alcune strutture. Tutti parlano di liberismo e di libertà (Applausi di deputati del gruppo di Forza Italia e del deputato Fei), ma quando si tratta di sradicare alcuni potentati gestiti immoralmente, e me ne assumo la responsabilità … C’è un signore, che percepisce oltre 500 milioni di lire l’anno, al quale oggi diamo anche l’autorità di intervenire sul genitore di un bambino minore che fa la ricerca, ad esempio, sull’occhio, sul cancro o su un altro argomento interessante.
Il collega Cento – con il quale tutto è possibile fuorché dei buoni rapporti con noi – ha detto una cosa sensata: se un collega in aula fa una denuncia così forte, come l’ha fatta la collega Parenti, non si può far finta di niente, ma si deve sospendere la fase dell’approvazione finale del provvedimento.
Presidente, io non avevo letto il testo del provvedimento, l’ho fatto adesso. Sono indignato e in più ci sono le parole pronunciate dalla collega Parenti! Si deve dunque sospendere la fase dell’approvazione di questo provvedimento per consentire a tutti i deputati di leggere ed approfondire un argomento quando esso è arrivato all’esame dell’aula senza che prima vi sia stata la possibilità di esaminarlo con attenzione.
Che dire, quando si vede che nel corso di serate di beneficenza per gli handicappati c’è il funzionario della SIAE a riscuotere i soldi? Qui si parla di solidarietà, di dare contributi e via dicendo. Non è questo l’uso della libertà né della tutela dei diritti di autore! Questi debbono essere seriamente tutelati, ma non dando maggiore forza e arroganza a quegli istituti che sono privilegi che andrebbero sradicati in un paese che vuole la libertà di ingegno e di mercato (Applausi di deputati dei gruppi di Alleanza nazionale, di Forza Italia e della Lega nord Padania)!
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