Il Tibet è in rivolta!

Meme, assolutamente.
Via Orientalia4all.

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13 Responses to Il Tibet è in rivolta!

  1. Peccato che il Tibet sia diventato meme solo ora che c’è una rivolta e una repressione. Io ne ho parlato spessissimo ma non interessava a molti.

    Grazie di aver diffuso la notizia, sosteniamo questa povera gente almeno noi.

  2. Daniele says:

    Personalmente, mi batto il petto. E’ una vita che se ne parla (anni ’60…) e non facciamo nulla, anzi mandiamo gli atleti a Pechino.
    No, se mi permetti, *povera gente* no. Esseri umani, come noi, con tutti i diritti del caso.

  3. Gianni says:

    Intanto nel nostro paese l’unico che si è degnato di ricevere il Dalai Lama è stato Grillo (Beppe, non l’altro tizio con il sedere sulla poltrona).

    Già questo secondo me, più che la parteciazione alle Olimpiadi, ci qualifica (come Stato) per quello che siamo.
    D’altronde, politicamente parlando, non siamo tanto distanti dalla Cina come i media vorrebbero farci credere…

  4. Daniele says:

    Bravo, dimenticavo.

  5. Daniele, ci se stato?
    Ti assicuro, povera gente: chiunque subisca un sopruso (diciamo meglio un’operazione di pulizia etnica) è povera genta. Poveri fratelli.

    La vittimologia esiste e tu, mi pare che sia avvocato se ti ricordo bene dal tuo intervento a Genova, lo sai.

    Riconoscere quanato soffrano, anche quelli che sono nel limbo di Dharamsala, non è togliere dignità umana, è *riconoscere*. Non sono come tutti noi, non sono coem me e te: sono delle vittime. Avrebbero diritto a un trattamento speciale sia politico, sia economico (e psicologico). Avrebbero diritto a un aiuto internazionale speciale. Come fai a dire che sono “come tutti noi”?

    Che poi, forti della fede, riescano a essere dei combattenti, se pur pacifici, tanto di cappello. Gli fa onore.
    Ma non toglie che siano delle vittime e che sono anche vittime dell’Occidente che chiude gli occhi, per interesse.

    E ci sono tanti esseri umani che sono povera gente: nel Darfur, nella Cecenia, e potrei fare una lunga lista…

  6. p.s. ho letto ora il tuo chi sono e ho visto che sei avvocato e ti occupi di diritto penale. Bene, quindi forse ci capiamo senza entrare in polemica.

    Cmq mi puoi anche scrivere in privato, visto che il mio indirizzo con i commenti te l’ho lasciato.

    Ciao e buona domenica:)

  7. Daniele says:

    Scusami, era soltanto un appunto su un possibile vittimismo. Ora capisco che non e’ cosi’.

  8. Figurati! lo sbaglio non è solo tuo ma anche mio perché so che quando si dicono certe cose, in Italia, si rischia di toccare delle corde di finto-cattolicesimo, o di buonismo laico (e peloso), che turbano giustamente chi parla di diritti umani in modo consapevole. Mi spiace.

    Ma con le persone intelligenti io rischio.:)

    Ciao e buona domenica!

  9. Mattia says:

    Ciao scusa, vorrei scriverti una mail privata, dove trovo un indirizzo al quale contattarti?

    Grazie Mattia

  10. Andrea G. says:

    Lo scandalo è che la Cina sia membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ospiti le future Olimpiadi (che mi auguro vengano disertate da più atleti possibile) e he ci tenga in scacco economicamente…TIBET LIBERO!!!!!!!!!!!!!

  11. Primissima considerazione di fondo: per quanto importante sia il boicottaggio, purtroppo non credo che il regime comunista di mosca sia caduto perchè sono state boicottate le olimpiadi. nè mi risulta che il successivo boicottaggio nell’84 abbia sortito qualche indebolimento degli stati uniti d’america… Semmai entrambe le situazioni delineano semplicemente l’emergere di una conflittualità (che allora si chiamava guerra fredda).
    Sogno per la gente del tibet la possibilità di autonomia, di riconoscimento della propria cultura, e so che il momento olimpico serve a livello di opinione pubblica mondiale. Ma so che la Cina va per la sua strada senza guardare in faccia a nessuno, nè alla propria terra che inquina senza pensare al domani, nè al proprio popolo che versa per la maggior parte in condizioni disagiate o di iper-sfruttamento.
    Per arrivare alla conclusione del mio pensiero, ritengo essere cosa buona e giusta che il mondo ne parli, ammetto che il momento è mediaticamente ottimo, ma un boicottaggio dei giochi equivarrebbe a una dichiarazione di guerra: e sinceramente, non credo che l’europa o gli usa si permetteranno di farla, ben consci delle conseguenze…
    L’onu, dal canto suo, ha già detto che è questione interna, quindi per lei tutto bene…
    Sinceramente, persino nell’incertezza se serva o meno, sarei per dare un segnale boicottando, ma so che non succederà per gli evidenti interessi mondiali in gioco, a meno di escalation di violenza massive (che peraltro non sono così sicuro di poter escludere…vista l’alta considerazione dei diritti umani che il PCC ha).
    ps. non ho riletto…mi scuso se ci sono passaggi sconclusionati

  12. Anonimo says:

    io penso ke sia una vergogna

  13. Anonimo says:

    è una vergogna ke potenze come l’America ke vogliono portare democrazia ovunque e difendere i diritti umani tolgano la Cina dalla lista nera dei 10stati in cui i diritti umani nn sono rispettati.
    La cina è una dittatura, e nn è giusto ke il papa e tutto il mondo nn si schieri a favore del tibet, ma La Cina è troppo potente, se facciamo arrabbiare la Cina e qst decide di nn finanziare piu l’America ci sarà un crollo dell’economia mondiale

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