Appartiene al gergo leguleio. Lo scrivo tante volte, ma… “in calce” ha un’origine precisa, inaspettata e interessante.
Ce lo spiega Mitì che, tra l’altro, è indicata da Wikipedia tra i genovesi importanti di tutti i tempi (per tacere della via e delle sezioni ANA – anche nella mia amata-odiata Santa – intitolate al suo grande padre nonno).
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Felice di essere stata utile al mio avvocato preferito! Ciao tesoro, buona giornata :-**
continuando questo link virtuale sulla riviera ligure…. concordo con te su Mitì essendo io un suo fan, ma non ho ben capito cosa gli alpini c’entrino essendo io un artigliere da montagna del 2°/87
domenica 6 maggio 2007
“Sassolino 1: preghiera degli alpini
Ho bisogno di levarmi alcuni sassolini dalle scarpe, perciò inauguro una nuova rubrica, che chiamerò appunto “sassolini”.
Alla festa degli alpini, il 1° maggio alla Casera Busa Bernart, durante la Messa è stata recitata la “Preghiera dell’alpino”, che verso la fine recita: “rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”.
La preghiera è nata prima della seconda guerra mondiale ed è stata poi utilizzata “quasi nella forma attuale” già dal 1943, per essere poi approvata definitivamente nel 1949. Sennonché, nel 1985 viene approvato un nuovo testo ufficiale che sostituisce le frasi precedenti con “Rendici forti a difesa della nostra Patria e della nostra Bandiera”. Apriti cielo, pare che molti alpini in congedo scrivano al mensile “L’alpino” dichiarando la loro perplessità alla modifica. E così, alla metà degli anni 90, l’ANA ottiene che la preghiera sia recitata, nella forma originale del 1949 quando le cerimonie sono celebrate in presenza di soli iscritti all’ANA, e nel testo modificato nel 1985 in presenza di reparti alpini alle armi che non possono evidentemente contravvenire a ordini.
Tutte queste informazioni le potete trovare sul sito dell’ANA.
Il punto è che diversi partecipanti, anche in maniera attiva, alla Messa, hanno trovato quel riferimento alla millenaria civiltà cristiana da difendere con le armi, assolutamente pericoloso e molto poco cristiano, e si sono sentiti molto a disagio.
Ma è possibile che ancora adesso si possa credere che gli alpini morti in Russia o in Africa Orientale stavano difendendo la patria e la civiltà cristiana? E quelli morti prima contro i soldati dell’Impero Austriaco, “baluardo della cristianità” contro i Turchi musulmani?
Per molto meno il giornale del Vaticano, pochi giorni fa, ha sconsideratamente accusato di terrorismo chi, sempre il 1° maggio, al Concertone di Roma, si è espresso contro la mancata concessione del funerale religioso a Welby, mentre invece il Cardinale di Santiago del Cile ha celebrato il funerale al dittatore criminale Pinochet (quello sì che ha ucciso tanti cristiani).
Se un Imam in un qualsiasi centro islamico in Italia parlasse di armi a difesa dell’Islam verrebbe indagato per terrorismo.
Non credete, cari alpini, che parlare adesso di difesa armata della civiltà cristiana, porti soltanto all’odio e alla criminalizzazione di chi cristiano, per scelta o per nascita (e sono sempre di più), non lo è?
Non credete che parole come queste contribuiscano alle guerre che si stanno combattendo con le armi vere e spargendo sangue vero, e non simbolico, in tante parti del mondo, e che stanno facendo sempre più crescere i movimenti islamici radicali e violenti?
Non credete che dopo avere vissuto direttamente, o tramite i racconti dei nostri parenti o insegnanti, le tragedie terribili della guerra, non sia giunta da un pezzo l’ora di metterci una pietra sopra e smettere di considerarla un mezzo per risolvere i problemi?
Non credete che l’Unione Europea sia nata per porre finalmente fine all’uso delle armi in Europa, e non per contrapporci a nuovi nemici? O vi sentite più virili con un mitra in mano?”
Dal blog del mio amico Alberto
http://www.polcenigo.blogspot.com
Come al solito, Bubbola, parti per la tangente, senza freni e confini. Nessuno dubita quanto da te riferito. Peccato che, qui, si parlasse d’altro. In primis di una giornalista-scrittrice (incidentalmente mia amica personale che intendo difendere da attacchi, diretti o indiretti) di grandissimo lustro per Genova, in secondo luogo di suo nonno, Gen. Remigio Vigliero, stipite degli Alpini che inneggeranno anche al cristianesimo (come preghiera – e non inno – del Corpo), ma che ci hanno parato ben bene. In tante occasioni e da molti anni.
Dunque, fermo restando che, qui, puoi dire quello che vuoi, considerata la tua eta’ e la tua professione, ti pregherei di essere piu’ pertinente e anche rispettoso delle persone.
Perche’ col resto disturbi o offendi.
Ci sono molti ambiti per esprimere le tue opinioni, in coerenza coi temi. E, allora, ti invito a frequentarli.
Ho solo riportato tra “…” l’opinione di un altro blogger, come Te.
Di mio non ho aggiunto nulla, tranne il grado di amicizia con il blogger Alberto o anche questo è OT e, solo per Te, reato… ‘tangente’?
Mah… molto deluso dai Tuoi attacchi verso di me… anche Luca, mi sembra, non ha capito molto l’attinenza con l’ANA da parte Tua…
Che la notte Ti porti serenità.
Io non discuto il tema portato da Alberto. Dico che qui non e’ pertinente. Perche’ non si parlava di Alpini in generale, non si parlava di inni o preghiere (cose diverse), ma soltanto di persone, in carne ed ossa, incidentalmente legati ad un’associazione che quella preghiera (e non sara’ un caso che si chiama preghiera) non ha scritto.
Se sei deluso, puoi sempre seguire il mio invito.
P.S.: Se vuoi facciamo qui un referendum su tutto quello di OT che metti nei commenti (e che mi hanno gia’ detto che sei un troll… vabbe’…).
P.P.S.: Quanto a Luca, semplicemente non sapeva chi fosse il nonno di Miti’. Palesissimo, almeno per noi.
Come al solito Tu hai pienamente ragione e io, invece, sono un ‘troll…’ (cioé ‘rompiballe’?).
“A ciascuno il suo”: per parafrasare un titolo noto…
Io mi tengo l’1% di ragione (e non sempre!), a Te riconosco il 99%…
Senza polemica alcuna, ma con qualche personale e legittimo dubbio.
Palesissimo per me; ma chi sono i “noi”: non sarà mica un ‘pluralis maiestatis’?!
Notte
Pertinenza e rispetto. Soltanto questo chiedo. E’ semplicissimo.
D’accordo Con Te.
Avrei preferito essere considerato un “troll-man” (“colui che va in cerca di avventure sessuali”…)
Mi tengo lo “sbiellato/sbarellato” (“trolley”)…
Pazienza… cercherò di farTi ricredere.
Senza rancore e con rispetto.
ragazzi una camomilla? magari anche shakerata vista la temperatura
Parole sante!
Ciao
Bubbola, oltre al resto, sei un maledetto folpo… 🙂
Sì, maledetto; ‘ma folopo’ solo d’adozione!
Vengo da Treviso, ‘razza Piave’ secondo Gentilini… Please.
Ciao
Ah, te l’ho gia’ detto che anch’io, per 1/4, sono trevigiano?
P.S.: Folpo o folopo?
Se mi sente Mucignat…
‘Folpo’ : ho sbagliato nel digitare…
Sorry e… pace fatta?
Il ‘trolley’ non-violento
Ciao
Ah, perche’? Eravamo in guerra?
No!…
Pensavo solo che Ti fossi un po’ ‘alterato’ con me e con i miei commenti OT (anche mia moglie mi accusa, spesso, di andare ‘sopra le righe’…)
Con stima immutata
Santa donna…
… quasi ‘santa’…
p.s. – mi sa che mi son fatto troppi avversari: in casa e fuori…
Migliorerò… o almeno ci provo!
Ciao:)
wow… qui possiamo fare il secondo episodio del film… lo centrerei sul Principio di Conservazione di Postel qui applicato abbastanza bene… darei un sottotitolo più di stampo sociale… per far capire anche ai non addetti ai lavori… qualcosa tipo… “Peace is war”… che richiama in reverse quel capolavoro di 1984… l’imprescindibile necessita’ di guerra e pace… alternate nel tempo… che ha quel pizzico di orientaleggiante… yin yang… mi piace!
Però senza troppi attori… centriamo tutto su Bubbola e Minotti… che li vedo affiatati!
… affiatati, no!
Tolleranti e dialoganti, sì!
Almeno per quanto mi riguarda, è questo, a mio modesto parere, lo spirito corretto di qualunque blog… e quello che cerco sempre di fare… però potrei sbagliarmi!
Sempre disponibile a ricredermi.
Si’, ma con pertinenza con l’oggetto, tutto qui.
Per il resto, qui propongono matrimoni gay! Vergognatevi!
Anche la mia tolleranza ha dei limiti… già mi basta (e avanza!) mia moglie. Figuriamoci se dovessi anche ‘unirmi’ a Daniele…
“Melius nubere, quam uriri” (diceva S. Paolo, ma si riferiva a coppie esclusivamente etero…).
Forse in un’altra vita…
Per ora solo amicizia ‘dialettica’ e, a volte, ‘polemica’ con Daniele…
Sono ‘limitato’… lo so.
Buona serata a tutti, anche ai maliziosi… e un abbraccio ‘virile’ a Daniele.