La scorsa settimana molti hanno recitato il rosario per la scomparsa del cosiddetto “emendamento D’Alia”, correttivo aggiunto in corso d’opera durante la conversione dell’ultimo pacchetto sicurezza e, poi, abortito.
Era censura? Io sono sempre cauto e, secondo me, la risposta è negativa. Gli scandalizzati avrebbero fatto meglio a guardare al vero problema: i reati di istigazione e, soprattutto, di apologia. Che sono sempre esistiti, non se li è inventati il senatore UDC.
L’emendamento D’Alia aveva l’unico (anche se non trascurabile) difetto di non considerare che l’oscuramento di una singola pagina (ad esempio, di Facebook) si sarebbe riflesso sull’intero sito.
In pratica, irrealizzabile a meno di non farci sonoramente ridere dietro.
Quindi anch’io, pur per questi motivi diversi, mi unisco al mantra e all’incenso.
Son contento, però, che l’occasione sia stata propizia anche per un ripensamento dell’on. Cassinelli circa il suo “contro-emendamento“.
A me – e non ho problemi a dirlo – non è mai piaciuto, per due distinti motivi:
1) accomunare un oscuramento ad un sequestro (misura reale) è un’operazione dogmaticamente molto azzardata; poi, mi direte anche che non ho una mente aperta;
2) ma non è soltanto questione di diritto astratto; l’equiparazione “per legge” farebbe immediatamente svanire tutti i tabù (peraltro gia’ poco sentiti in un paio di casi – Pirate Bay e sigarette di contrabbando online) in chi non se la sentiva tanto di dare attuazione pratica a sequestri tanto anomali ed alieni al nostro sistema (anzi, diciamola tutta: “non-sequestri”, come di fatto ha detto il riesame di Bergamo).
Quindi, per adesso stiamo tranquilli. E Cassinelli, alla fine, dobbiamo ringraziarlo doppiamente.
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Il fatto che l’emendamento D’Alia sarebbe stato difficile da applicare non esclude che sarebbe stato applicato. In Italia le leggi si fanno, talvolta, ma poi si mettono nel cassetto, finchè non arriva il “blog” giusto da chiudere.
Sull’emendamento Cassinelli sono d’accordo, glielo aveva detto che non mi piaceva e che la cosa migliore era cancellare quello D’Alia.
Bruno, ne ho parlato a suo tempo con chi di dovere. Anche l’emendamento Cassinelli (malgrado gli ottimi intenti cioè quelli *anti-d’alia*) avrebbe, secondo me, creato dei problemi.
Lieto che il tempo abbia condotto a migliori consigli.
Sono d’accordo con te. E sono contento che almeno questa battaglia è stata vinta. Purtroppo ci sono ancora altre leggi non buone per la rete in giro. E poi mi preoccupa l’approvazione di Hadopi in Francia. Questo rinnoverà le pressioni delle aziende private in Italia per avere qualcosa di analogo.
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