Dopo le auto targate Google (magari, linkiamo il provvedimento del Garante, male non fa), pare che per Big G arrivino nuove grane.
Proprio su segnalazione del Garante, a seguito degli accertamenti sull’accidentale acquisizione di dati veicolati via wi-fi durante le riprese per Street View, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo.
Ora, siccome i media ci parlano di un’ipotesi di Interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis c.p.) e che si procede d’ufficio soltanto “se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato” (mi pare non ricorra nessuno dei casi) che senso ha tutto ciò?
Poi, può sempre essere che mi sfugga qualcosa, ovvio.
P.S.: Mi convince poco anche la contestazione di quel reato, ma vedremo…
Mi pare che il Garante però citi altri articoli del codice penale che configurano un reato diverso, ovvero “Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche” (Art. 617 quinquies). Per il 617 quater serve la querela di parte. Per il quinquies non è specificato e soprattutto non si capisce in che senso vada intesa l’installazione (se avviene su veicolo in movimento è lo stesso? Mah…)
Si attendono lumi.
Eggia’… ed hanno decisamente piu’ senso, almeno astratto.
Soliti giornali, anche quello volevo sottolineare. Magari domani faccio un update.
‘notte France’ 😉
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