Generazioni e libertà

L’altra sera ero in pizzeria. Dal tavolo delle dodicenni festanti (quasi tutte smartphonate, forse eccessivamente) ad un certo punto si è alzata l’unisona richiesta verso l’oste: “Avete la wifi”? Come se fosse la cosa più naturale al mondo.

La risposta è stato un secco no. Poi ho sentito il personale bofonchiare qualcosa sulle leggi e tutte quelle cose barbose e burocratiche.

Insomma, che pare che ancora oggi vi sia qualcuno che pensa che non si possa liberamente offrire una connessione wifi ai propri clienti (gratuitamente o meno, non conta).

Eppure, proprio il mese scorso, la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) aveva ricevuto risposta affermativa dal Garante Privacy (che, però, non ha stabilito alcunché, limitandosi a dire che la cosa era già prevista dalla legge).

Ricordiamo, così, questa bella opportunità per bar, ristoranti, alberghi, ecc. che da tempo possono non sentirsi più carbonari digitali nell’offrire clandestinamente il collegamento.

E aggiungiamo che, contrariamente a quanto dice certa stampa un po’ confusa, da un lato la messa a disposizione di per sé non conduce mai a corresponsabilità in eventuali illeciti, dall’altro la fornitura della connessione non comporta necessariamente trattamento (dunque consenso ad esso).

Easy: il wifi è veramente libero, ora. Lo dice anche la Fipe.

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3 Responses to Generazioni e libertà

  1. kOoLiNuS says:

    E progetti come http://www.wiman.me/ sono perfetti per certe realtà …

  2. bubbo says:

    Daniele, non so se hai notato… ma ti hanno violentato il wordpress.

    A meno che tu non sparga volontariamente link sul viagra, certo.

  3. Cioe’? Non vedo nulla, sorry. Mi spieghi?

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