E’ una specie di autopromozione perché la cosa mi riguarda molto da vicino, come professionista, avvocato del Foro di Chiavari.
Però, credo sia importante per tutti. Gli uffici giudiziari che vogliono sopprimere (per accorparli a Genova) sono, anzitutto, un presidio di legalità. Inoltre – cosa da non sottovalutare di questi tempi – creano un certo indotto (bar, ristoranti, copisterie, tabaccherie, ecc.).
Una giustizia lontana diverrebbe, infine, economicamente più gravosa per gli utenti: è chiaro che i costi (spese vive e tempo) di una trasferta nel capoluogo sarebbero annotati in parcella.
Sicché, la cosa interessa tutti, non soltanto noi con la toga.
E, al di là di quanto appena esposto, ci sono le ragioni riportate nell’articolo sotto.
Anche la magistratura locale, quella che comprende il problema e va al di là del corporativismo, del pensiero unico, è da questa parte, quella giusta.
Eppure Napolitano, a proposito di una proposta di rinvio, ha parlato di *particolarismi politici* (proprio lui che e’ la politica in persona, non avendo fatto altro almeno dal 1953), mentre la Cancellieri fa il prefetto di ferro e si impunta senza sentir ragioni, anche quelle che parlano di sprechi inaccettabili.
Peccato che diversi tribunali abbiano sollevato numerose questioni di legittimità costituzionale. E’ politica anche questa? La Consulta deciderà il 4 luglio: Sarebbe bello poter dire, quel giorno, “ri-nati il 4 luglio”. Update: mi dicono dalle regia che l’udienza in Corte sara’ il 2 luglio. Dunque, tutto il bel discorso retorico appena fatto, non serve a nulla ;-)-
Venerdì scorso, c’è stata una manifestazione molto sentita a tutti i livelli sociali, con il simbolico incatenamento dei sindaci del circondari. Poi è scattata l'”okkupazione”, anche notturna. A turno, in queste cinque notti alcuni volontari hanno dormito nelle sei tende intitolate agli altrettanti tribunali da salvare secondo le indicazioni delle commissioni parlamentari. E si va ad oltranza.
Il gioco s’è fatto duro.
(da Giornalettismo del 18 giugno 2013)
Tribunale Okkupato. Potrebbe sembrare uno slogan politico, invece no, è tutto vero. Accade a Chiavari, nel centro del Tigullio, in provincia di Genova. Da venerdì scorso avvocati, dipendenti Giustizia e anche semplici cittadini si alternano nell’occupazione “h24” del palazzo di giustizia di Chiavari (non ancora attivato perché di nuova costruzione) per protestare contro la soppressione del tribunale chiavarese (e non solo) voluta per risparmiare denaro pubblico.
NOVE RAGIONI PER NON SOPPRIMERE IL TRIBUNALE DI CHIAVARI – A staccare la spina a 31 tribunali italiani è stato il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 che entrerà definitivamente in vigore il 13 settembre 2013. Eppure, secondo il Comitato “Salva il tuo Tribunale”, contro la soppressione della sede, con accorpamento a quella genovese, ostano ben nove ragioni:
1) la Commissione Giustizia della Camera sia la Commissione Giustizia del Senato ne hanno ritenuto indispensabile il mantenimento (ma i parerei sono stati completamente disattesi dal Governo Monti).
2) con la soppressione verrebbero sperperati 14.200.000,00 di euro pubblici occorsi per la costruzione della struttura e per il suo cablaggio, non utilizzabili in diversa maniera se non attraverso ulteriori ingenti investimenti pubblici;
3) verrebbe anche sperperato il risparmio generato dalla disponibilità gratuita di 8.900,00 mq. di uffici e 70 posti auto di nuova realizzazione;
4) la collocazione accanto alla Casa Circondariale elimina i costi per la traduzione dei detenuti, mentre la traduzione presso il Tribunale di Genova comporterebbe comunque ingenti spese;
5) Chiavari è, secondo la più recente ispezione ministeriale (2013), un Tribunale ottimale per resa ed efficienza, senza nessun rilievo in applicazione della Legge Pinto (la legge che obbliga lo Stato a rispondere economicamente delle lungaggini processuali);
6) gravando ulteriormente il Tribunale di Genova (già oberato di carichi in quanto Città Metropolitana priva di un Tribunale di sostegno) si avrebbe un ulteriore decremento di efficienza. Si potrebbe, invece, in un futuro, ipotizzare l’ampliamento della competenza territoriale del Tribunale di Chiavari per sgravare Genova e/o La Spezia;
7) verrebbe cancellato un moderno modello di “cittadella giudiziaria” unico in Italia (Procura, Tribunale Civile, Tribunale Penale, Giudici di Pace, Ufficiali Giudiziari, archivi, siti in un unico immobile come visto contiguo alle carceri);
8) il territorio ligure è montano al 90% e privo di collegamenti ferroviari ed autostradali in tali zone, per cui la chiusura del Tribunale di Chiavari comporterebbe un diniego di giustizia per i residenti in tali luoghi;
9) verrebbe, infine, negata la peculiarità del territorio chiavarese, luogo elettivo di residenza di migliaia di anziani provenienti dal Nord/Ovest italiano che necessitano di amministrazioni di sostegno e di procedure di volontaria giurisdizione in numero e qualità tali da non poter essere forniti dal Tribunale di Genova se non attraverso un inaccettabile decadimento del servizio in termini di quantità, qualità e tempistica.
LA LINEA DURA DEL GOVERNO – Purtroppo, anche la linea di questo Governo sembra essere molto dura. Il Guardasigilli lascia spazio a pochissime aperture, sordo ad ogni voce, chiaramente mosso da inutile coerenza e orgoglio più che da argomentazioni razionali. Ancora oggi, nell’incontro con i rappresentati parlamentari, il Ministro Cancellieri si è dimostrato possibilista al solo mantenimento come sedi distaccate. Soluzione, però che non sembra piacere ai rappresentanti del gruppo “Sei da salvare” che unisce, in un franco sodalizio, le ragioni dei sei tribunali che le commissioni parlamentari avevano consigliato di non sopprimere: Bassano del Grappa, Lucera, Pinerolo, Rossano Calabro, Tolmezzo e, appunto, Chiavari. L’occupazione a Chiavari continua ad oltranza.
Non ho capito, è uno scherzo? L’accorpamento dei tribunali è l’unica cosa utile fatta negli ultimi anni per aumentare l’efficienza della giustizia.
Questo blog non è piú quello a cui mi sono iscritto, corro a rimuoverlo dal mio aggregatore.
Ah, complimenti per il pluralismo, per la capacita’ di ascoltare le altre voci.
Letto l’articolo con le 9 ragioni oppure si ragiona su pregiudizi?
Certo che ho letto, e nessuno dei 9 punti parla di aumentare l’efficienza complessiva della giustizia.
Sul pluralismo: seguivo un blog su “diritto delle nuove tecnologie e altro”, discussioni sulla riforma della giustizia ne subisco già abbastanza e non sono ciò che cerco qui.
Da sette anni, con quell’*altro*, mi riservo anche qualcosa che esula dal diritto delle nuove tecnologie. Credo di poterlo fare, visto che sono a casa mia.
D’altro canto, il titolo e’ piu’ che esplicito, basta non continuare nella lettura.
Quanto ai 9 punti, forse parliamo di cose diverse. Perche’ diversi parlano proprio dell’efficienza che, con l’accorpamento a Genova andrebbe proprio a farsi benedire.
L’efficienza occorre anche saperla mantenere.