Il fallimento dell’informatica giuridica – 6
“Non c’è alcuna legge che impone l’uso del computer, dunque tu, PA, non mi puoi costringere ad usarlo”.
E’, in estrema sintesi, quanto afferma un praticante avvocato milanese scontratosi con la “burocrazia digitale” in una sede giudiziaria che – lo posso dire per esperienza personale – aspira al primato, ma, in certi comparti, vi è ben lontana.
E, purtroppo, non è un caso isolato. Mi viene da pensare alla prossima e definitiva entrata in vigore del Processo Civile Telematico (PCT).
Alla burocrazia degli umani si aggiunge quella delle macchine. Anzi, peggio: quella delle macchine gestite da inetti in un’Italia che, malgrado le tante Agenzie, non sa creare cultura digitale.
Mi riesce veramente difficile dar torto al giovane Collega.