La notte tra venerdi’ e sabato e’ morto Giorgio Rognetta, avvocato reggino, studioso, docente ed esperto di diritto dell’informatica ed informatica giuridica. Classe ’64, come me.
No, questo non e’ un epitaffio. Preferisco vederlo come un onesto amarcord.
Ho conosciuto, telematicamente, Giorgio circa vent’anni fa. Si’, perche’ gia’ nei primi anni ’90 ci si poteva conoscere soltanto telematicamente, non di persona. Sembrano interazioni dell’ultima ora, dei social, invece era gia’ così tanto tempo addietro, vent’anni dell’era internettiana. Avevamo legato subito. Vuoi, forse, in quanto coetanei.
Eravamo insieme dentro le mailing list di Tiziano Solignani, eravamo gli *juriani*. Il *salotto* era quella più divertente perche’ si parlava di diritto e tecnologia in modo sempre molto rilassato e informale.
1997, se non ricordo male. Per una serie di motivi (tra cui la balzana decisione di un giudice felsineo), Jura si trovava costretta a chiudere o, quanto meno, a ridimensionarsi, parecchio.
Cosi’, nel 1998 nasceva il Circolo dei Giuristi Telematici, su iniziativa di Francesco Brugaletta, Luca Ramacci e proprio Giorgio Rognetta. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni.
Con Giorgio ci siamo conosciuti personalmente qualche anno dopo, nel 1999, a Pontremoli, ad un convegno dove lui era relatore.
Poi, nel 2000. Il primo convegno del Circolo: indimenticabile (cosi’ come il conto del ristorante indicatoci da un innominabile circolista – e i circolisti piu’ anziani sanno di cosa parlo…).
E, ancora, tante altre cose che neppure ricordo.
Credo di averlo incontrato l’ultima volta ad Otranto, nel 2004, ad un convegno organizzato anche dal Circolo.
Che dire di Giorgio? Che era uno “avanti”, senza dubbio. Oltre al Circolo, aveva fondato Zaleuco, uno dei primi siti giuridici italiani. Era un grande esperto di firma digitale, documento informatico e processo telematico. Ho ancora il suo testo del 1999. Ma aveva i suoi numeri anche in penale. E’ stato uno dei primi iscritti alla lista di Penale.it.
Si occupava molto anche di diritto e disabilita’, promuovendo, tra gli altri eventi simili, il relativo convegno del Circolo. Era il 2005.
Leggendo il suo sito, mi sono accorto che ha fatto e scritto ben piu’ di quanto sapessi. C’e’ appuntato tutto su quelle pagine e non sono poche.
Meta’ anni 2000. Poi e’ cambiato molto, anche a livello di rapporti personali. Abbiamo preso le nostre strade, talvolta opposte, e molti di noi si sono persi, complice, anche, qualche malinteso che, ora, rimastico con un amaro retrogusto.
Giorgio era piuttosto schivo, sicuramente un vero animo modesto, sempre un *signore*.
Con lui se ne va una parte di noi.
Una preghiera.
Triste notizia.
Lo ricordiamo tutti con grande stima.
Il riassunto telegrafico di anni condivisi e il riepilogo dell’uomo e del professionista.
In tutto questo una parola che ritengo sacrosanta…. Giorgio era “avanti”
Tristissima notizia. Giorgio era ancora giovane e non meritava di partire cosî presto. Perdiamo una mente brillante che ha dato molto alla dottrina ed alla professione.