Diciamoci la verità: molte delle foto pubblicate, su Facebook, dai sanitari (intesi come operatori del servizio sanitario…) torinesi sono veramente “nulla”. Non perché io sia particolarmente tollerante, ma perché nulla c’è di male, ad esempio, in una foto che ritrae un’ospedaliera che brinda, sul lavoro, al nuovo anno oppure in quella dove altri due giocano al telefono con un defibrillatore (non penso proprio si rompa in quel modo).
Però, pur mascherate, ce ne sono altre che ritraggono pazienti, magari anche con scritte o commenti non proprio edificanti. E questo non va bene.
Al di là, quanto meno, del buon gusto nello scatto, dell’opportunità di pubblicare foto altrui (quante volte vi è successo di ritrovarvi taggati a sopresa?), il problema, però, è un altro. E qui sono intransigente: bisogna che la gente capisca, una volta per tutte, che su Facebook è, praticamente, tutto walled, tutto visibile, per tutti. E questo la maggior parte della gente non lo sa oppure non se ne rende conto.
Sarebbe da vietare, ‘sto Facebook…
Più diffusamente, su La Stampa.
Aggiornamento delle 12.53: Ovviamente, l’indefinibile infermiera dà la colpa al solito hacker “Deve essere colpa di un hacker che l’ha rubata dal mio profilo e l’ha pubblicata. Mi ricordo di averla tolta, alcuni giorni fa. Hanno leso la mia privacy “. A certa gente si dovrebbe vietare anche Internet. QUI.
Come al solito si usa la parola “hacker” a sproposito, meh!
Visto che su facecoso ci sono pure i fan di mafiosi e killer (condannati in via definitiva, si intende) il fatto che qualche infermiera ci metta le foto dei pazienti non è che mi stupisce più di tanto…
Comunque scattare foto ai pazienti all’interno del reparto è vietato da che mondo è mondo, lo sanno pure i sassi.
crea molta dipendenza….
Vietare e’ difficile, operativamente e eticamente. Pero’ si puo’ costruire qualcosa che svolga la stessa funzione senza concentrare i dati e i metadati… a quel punto diventerebbe perfino utile (oltre che divertente, intendo).
Vietare facebook ?
“ritrovarvi taggati a sopresa” ?
?
Considerazioni volutamente esagerate per far capire la gente che la cosa non e’ il gioco che sembra.
Ti faccio un esempio concreto. Io, su FB, ho, sia amici (magari di vecchia data) che colleghi. E anche clienti.
Bene, c’e’ un simpatico collega che proprio non capisce e si permette di mettermi in bacheca cose che si possono dire in confidenza, non pubblicametne.
Non mi riferisco a questioni che dovrei nascondere (non ne ho, penso di essere abbastanza limpido), ma non si puo’ fare la figura dei caxxari.
Il problema del simpatico collega e’ che non si rende conto (non non se ne vuole rendere conto) che e’ tutto walled, o quasi.
Scusa, ma su facebook non puoi cancellarlo dagli amici ? Io facebook non lo uso…
Certo, Vale. Ed e’ quello che ho fatto. Ma quando la frittata e’ fatta…
A margine, perche’ tutto sommato e’ una chat a due e non sto contribuendo molto, leggevo oggi un testo in inglese che indicava nella funzione degli avvocati di educare i cittadini lo strumento migliore perche’ i cittadini possano controllare i propri vicini.
Mi sembra siano idee marziane …
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