Sul blog di Pietro Folena compare il testo di un’intervista rilasciata al La Stampa dallo stesso politico di PRC.
SI parla di SIAE, FIMI, DRM, equo compenso, brevetti, Creative Commons e… naturalmente… anche di P2P.
"Il download va depenalizzato", questo il titolo dell’articolo.
Bene. Chi speiga a Folena (e a tanti altri nostri politici) che il dowload e’ gia’ penalmente irrilevante?
Ok, se scarichi metti anche in condivisione (con la maggior parte dei client), pero’ la differenza va tenuta ben presente.
Cosi’ impostata, la proposta incontrera’ sempre due facili e vincenti critiche: 1) il donwload non e’ penale, come detto sopra; 2) un conto e’ scaricare per conto proprio, altro e’ diffondere ad un pubblico indeterminato.
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Il problema comunque resta: molti client p2p hanno la condivisione in automatico di default, dunque spesso -inconsapevolmete- si diffonde ciò che si scarica ad un pubblico indeterminato e ciò è rilevante penalmente sebbene ci sia la possibilità dell’oblazione.Quando Folena parla di download e della necessità di depenalizzarlo, va detto che il termine è usato impropriamente, ma resta sempre il fatto che la maggior parte degli utenti p2p condivide in automatico e quindi secondo il mio modesto parere occorrerebbe affrontare questo problema in ogni caso marcando la necessità di depenalizzare anche questo ambitvviamente va sgomberato il terreno da ambiguità, ma va affrontata diversamente una tematica che tocca moltissime persone….Mi chiedo dunque per quali ragioni il legislatore non modifichi la materia in tal senso.
Buongiorno a tutti. Sono d’accordo con angelo. Da quello che vedo io, per paura di imbattersi in queste norme si usa spostare i file una volta completati in una cartella non condivisa. Questo perchè condividere ciò che si sta scaricando offre dei vantaggi come velocizzare il download e in diversi p2p se non si lascia aperta questa opzione non si riesce a scaricare nulla (o quasi)