Il compito di applicare il contrassegno, cioè di “vidimare” i supporti è affidato alla SIAE. Con sentenza in data 8 novembre 2007, in esito al procedimento C20-05, la Corte di Giustizia Europea ha attribuito valenza di “regola tecnica” alla disciplina nazionale in tema di contrassegno, affermandone la non opponibilità ai soggetti privati in difetto di perfezionamento, da parte del Governo Italiano, della procedura di informazione preventiva della Commissione Ue. Anche dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea la Siae continua a prestare il servizio su base convenzionale.
Il passaggio è copiato e incollato da una pagina del sito SIAE. Mi sembra una precisazione recente. Ogni tanto visito il sito e, sino a poco tempo fa, non l’avevo visto. Potrei sbagliarmi, ovviamente.
Sta di fatto che, finalmente, SIAE qualcosa dice (malgrado abbia fatto ferma resistenza). Il fatto è che sotto quel passaggio sono riprodotte ancora le norme penali che sanzionano la mancata apposizione del contrassegno.
Per carità, quelle norme sono ancora vigenti, ma in violazione di direttive comunitarie, dunque illegittime, di fatto (e di diritto) congelate. Riprodurle così, soltanto con la precisazione di cui sopra (suppongo oscura per la maggior parte degli utenti, tant’e’ vero che, ancora l’altro giorno, mi ha scritto una persona per avere delucidazioni) è un passo insufficiente.
Vediamo se si riesce a fare di meglio.
Mi sembrava che voi non foste tanto d’accordo, o sbaglio?
Certo che una specie di notifica c’è stata, ma non mi pare che basti il regolamento. Mi sfugge qualcosa?
infatti vogliamo che venga stabilito che si tratta di una norma limitativa della libera circolazione delle merci nella UE
Vedi che ogni tanto siamo d’accordo? 😉
Ma le mie critiche non si fermerebbero qui… ci devo un po’ ragionare…
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