Scambisti (telematici ed etici)

PI segnala una nuova iniziativa in tema di P2P. Si tratta di scambioetico.org che propone la cessazione della campagna criminalizzatrice sul file sharing al fine di discutere del fenomeno, tra tutte le parti interessate, e giungere ad soluzioni piu’ eque rispetto a quelle attuali.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a parole belle e suggestive. Ma la questione non e’ cosi’ semplice. Occorre dirlo, altrimenti le soluzioni sembrano piu’ immediate di quanto realmente possibile.
Prima della pausa estiva segnalavo, sempre su PI, un disegno di legge sulla questione della copia privata. Il ddl si propone, tra le altre cose, di eliminare l’equo compenso proprio sulla copia privata e rendere pienamente lecito (anche sotto il profilo amministrativo e civile) l’uso personale delle opere dell’ingegno.
Nel forum a latere del mio pezzo ho trovato un’osservazione molto interessante e che io, compevolmente, ho omesso. Il succo e’ questo: siccome buona parte della nostra legislazione discende da direttive UE e queste ultime sono vincolanti per il nostro legislatore, se dette direttive prevedono una cosa (es.: l’equo compenso per la copia privata) non si puo’, da noi, decidere diversamente. Altrimenti, una procedura di infrazione ci sta tutta, con quello che ne consegue.
Quindi, non bisogna pensare che, al di la’ delle concrete modalita’, certe regole siano necessariamente un capriccio italiano (magari di qualche governo colorato come non ci garba) e che l’Italia possa legiferare autonomamente. Occorre guardare molto piu’ in alto: UE e anche trattati internazionali (es.: WIPO).
Giusto per individuare il giusto tavolo delle trattative.

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