Omicidio (?)

È omicidio anche se si vede cadere qualcuno o se si sa che è in pericolo di vita e non si fa nulla“.

Questa parole sarebbero state pronunciate dalla dott.ssa Angela Rosa Nettis, presidente del collegio del Riesame di Bari che ha valutato, a suo tempo, l’originaria ordinanza di custiodia per il padre dei poveri bambini di Gravina. Lo dice il Corriere, virgolettandole in un constesto piu’ ampio.
Non sto a fare speculazioni su una storia cosi’ triste, ma voglio dire con certezza che l’affermazione e’ falsa. Semmai, e’ omissione di soccorso. Sulla gravita’ in concreto possiamo discutere, ovviamente, ma giuridicamente non e’ omicidio.
Siccome non posso pensare che un magistrato di quel livello abbia detto una cosa del genere, non posso che concludere per l’errore (comunque gravissimo) del cronista.

Posted in Cronaca e Diritto.

12 Responses to Omicidio (?)

  1. Herr Doktor says:

    ho tentato di lasciare un commento poco fa, ma temo che internet se lo sia ‘mangiato’
    Comunque: l’affermazione (“È omicidio anche se si vede cadere qualcuno o se si sa che è in pericolo di vita e non si fa nulla”) così com’è è una boiata e una boiata pericolosa, perchè come tu osservi non c’è nessun obbligo di salvare altri e – in linea generale – l’unico ‘rischio’ penale sarebbe l’omissione di soccorso (evitabile magari con una telefonata al 113 o al 118 ….)
    Pero’ questo non vale quando una persona ha un obbligo giuridico di salvarne un’altra: l’esempio di scuola è il bagnino che non soccorre il bagnante in difficiltà.
    Ora, mi sembra del tutto corretto ipotizzare che un padre abbia un obbligo di “salvataggio” nei confronti dei figli al pari di quello del bagnino (anche se al padre può essere riconosciuta la scusante legittima della minore preparazione ‘tecnica’ a fronte di situazioni che richiedano tecniche particolari)
    Pero’, ad es., mi sembra ipotizzabile un obbligo di agire in capo ad un genitore che veda, ad es. , il figlio in piedi su una sedie sul balcone o sul ciglio di una strada trafficata
    In tali casi il genitore che non faccia assolutamente nulla per impedire l’evento potrebbe – a mio avviso – essere ritenuto responsabile della morte del figlio.
    Certo un’accusa di omicidio volontario (e non solo colposo) non è una bazzeccola, ma, dove il genitore proprio non facesse nulla ben rendendosi conto del pericolo …
    Teniamo conto, poi, che la giurisprudenza utilizza l’art.40 cpv cp in casi in cui l’obbligo di agire è molto più tirato per i capelli …

  2. Daniele says:

    Dok, mi stai dicendo che tu (discorsi morali a parte, anche da padri come siamo io e te) vedi una possibilita’ di omissivo improprio in questa vicenda?
    Guarda, la cosa che mi inquieta e’ che gli stessi magistrati (se e’ vero quello che dice il Corriere) non hanno un’ipotesi fissa: prima del ritrovamento una generica ipotesi di omicidio, poi il *gettito* nel pozzo, poi l’inseguimento, ora la semplice vista…
    Bah…

  3. Herr Doktor says:

    worldpress non mi vuol bene: è la seconda volta che mi ‘mangia’ un commento:-(
    Comunque, pur conoscendo sommariamente la vicenda di Gravina, l’atteggiamento dei magistrati non mi piace.
    O hanno una prova veramente forte che inchiodi il padre all’omicidio o proprio il continuo cercare nuove spiegazioni mi fa dubitare ancora di più di un quadro accusatori che fino ad ora era sembrato prevalentemente indiziario.
    Sotto un profilo generale, però, non ho molti dubbi sulla sostenibilità di un’accusa di omicidio volontario *se si provasse* che il padre, sapendo i figli in pericolo di vita non ha fatto nulla per salvarli …..
    Buon w.e.

  4. Daniele says:

    Certo, tutti sappiamo troppo poco (ma

  5. Gianni says:

    Sulla vicenda io mi sono fatto un’idea:

    -abbiamo un contesto mediatico pesante, ossessivo e in cerca di qualcuno/qualcosa da additare come colpevole.
    -abbiamo chi indaga.
    -abbiamo 2 bambini scomparsi.
    -abbiamo l’indagato.

    Chi indaga da subito ritiene che l’indagato sia colpevole, considerati soprattutto i suoi precedenti di violenza (veri o presunti, non so) in famiglia.

    L’indagato dal canto suo non confessa alcunchè, anzi smentisce con forza e resta però incarcerato (a ragione o a torto, non giudico).

    I 2 bambini vengono ritrovati morti, ma… non è possibile provare con certezza che l’indagato sia responsabile, anche solo in parte, della loro dipartita, che anzi sembra causata da uno sfortunato incidente.

    E’ chiaro che chi indaga mantenga la sua posizione, così come mi sembra chiaro che l’indagato, a questo punto e se non provabile il suo coinvolgimento, avrà diritto a delle scuse pubbliche e un risarcimento.
    Dopotutto, per quanto in passato possa essere stato (dicono) violento in famiglia, in merito a questa triste vicenda sembra risultare innocente e quindi ingiustamente detenuto/sbattuto in prima pagina.

    Sul lato morale (non so su quello giuridico) invece mi sento di dar ragione a chi ritiene che un padre ha il dovere, sempre e comunque, di soccorrere i propri figli.
    Anche a costo della vita.

  6. Daniele says:

    Sotto un profilo generale, però, non ho molti dubbi sulla sostenibilità di un’accusa di omicidio volontario *se si provasse* che il padre, sapendo i figli in pericolo di vita non ha fatto nulla per salvarli …..
    Buon w.e.

    Sei il solito *negativo* 😉 No, io avrei molti dubbi, invece (anche ex art. 40 cpv). Fermo resta che ho l’impressione che l’ipotesi del padre consapevole sia realmente soltanto un’ipotesi disperata, volta a puntellare un castello che, oramai, non sta piu’ in piedi.
    Come difficilmente succede, sentendo un po’ in giro la gente sembra contraria all’atteggiamento della magistratura, pur considerando il dramma della morte di quei due bambini.

  7. herr doktor says:

    lasciamo stare la storia di Gravina, che è una storia triste:
    – per la magistratura, comunque, perchè l’unica cosa che sta tenendo insieme il teorema accusatorio rischia di essere proprio l’indeterminatezza dei fatti provati e contestati 😉
    – per la famiglia, perchè – mentre i genitori si sparavano addosso di tutto, nessuno sapeva dov’erano i piccolo, fors epochi li hanno davvero cercati nell’immediato e loro sono morti di stenti ..
    – per i piccoli stessi.
    L’accusa (al pari di quella mossa i vertici della Thyssen …) non mi sembrerebbe infondata per motivi giuridici *a patto che si provino* i necessari presupposti di fatto

  8. etienne64 says:

    C’é un probelma di fondo e cioé il suum cuique tribuere. Se uno commette omissione di socc. non è giusto punirlo per omicidio, anche se è successa una cosa bruttissima.
    Sul commissivo improprio, bhé, la frasetta così potrebbe anche reggere se c’é una posizione di garanzia (e direi che il padre ha una posizione di garanzia in quanto padre).

  9. Daniele says:

    Ma la frasetta non c’e’, anche se il contesto, purtroppo, lo conosciamo.

  10. Gianni says:

    Interessante l’analisi effettuata da chi ha scritto questo articolo su repubblica.it:
    http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/gravina-2/comme-davanz/comme-davanz.html

    Prima la stampa ha messo in croce il papà dei due bambini senza nemmeno conoscere se fosse colpevole o innocente, adesso dagli articoli in prima pagina la solita persona viene tratteggiata come eroe e vittima di una giustizia che, per chi scrive gli articoli, forse non è tale…

    Spesso mi chiedo se la stampa sia, come in molti scrivono in rete e sui blog, la voce dei potenti, oppure se sia, come altrettanti sostengono, lo specchio della società in cui viviamo:
    meschina, a volte crudele.
    Sempre pronta a sostenere la bandiera, a seconda di come muta il vento.

  11. herr doktor says:

    @Gianni:
    un po’ la prima e un po’ ovviamente la seconda, ma s- econdo me prima – di tutto la prima (il potere):
    il potere ha una vecchia regola “divide et impera”: la polemica continua e i tutti contro tutti favoriscono solo il più forte 🙁

  12. Gianni says:

    Ho l’impressione, sempre leggendo gli ultimi articoli sfornati dalla stampa nazionale sul caso, che dietro a questa vicenda umana ce ne sia una in qualche modo legata al potere negli uffici politici e legali…
    Ordini e contr’ordini, polemiche sulle prime pagine dei giornali, nessuno che parla di azioni legali per ingiusta detenzione (posto che sia questo il caso).

    Sarà che siamo in clima di elezioni e che certe poltrone scottano ?

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